Chi non vorrebbe essere in campo oggi? Su quel prato del Giovanni Mari, a giocarsi il primo vero derby della stagione, in mezzo ad una bolgia infernale, in mezzo ad un orda di 2500 Unni e Barbari sfrenati. In mezzo al campo ci saranno 22 leoni pronti ad azzannarsi, come in un’antica arena gladiatoria. Come fossimo stati catapultati al centro di un nuovo Colosseo. E siamo solo alla quarta giornata di campionato. E siamo solo a Legnano-Varese.
Già, ma quella di oggi è una gara da 6 punti, che possono essere vinti o persi, a seconda dei casi, per almeno tre buoni motivi: uno, è un derby e, come in tutti i derby che si rispettino, ognuno vorrà semplicemente portarsi a casa la testa dell’avversario; due, per i Lilla questa è la prima partita casalinga della stagione, e prendersi i 3 punti, proprio contro un’antica rivale, proprio al debutto davanti ai propri tifosi, sarebbe il massimo della vita; tre, se c’è una seria contendente alla vittoria finale dei biancorossi (Arconatese a parte), questa è proprio il Legnano.
E poi, diciamocela pure: questa sarà la prima vera gara dei ragazzi di Melosi giocata in trasferta. Giocata con un pubblico che tifa contro. Visto che, nelle partite disputate finora, tutti gli stadi conquistati avevano un solo colore sugli spalti. Ma oggi no.
Oggi bisognerà capire se siamo leoni o gazzelle, lupi o coniglietti. Bisognerà guardarsi in faccia, scendere in campo, e lottare contro gli avversari e il pubblico: lottare contro la paura di sé. Bisognerà andare, prima della partita, sotto la Curva Nord, per prendere la sua carica, la sua fame, la sua voglia di vittoria, il suo spirito indomito e guerriero, per portarselo in campo. Insomma: poco fighetti, tanto duri.Ieri mattina, durante la rifinitura c’era un clima pazzesco. Un clima di quiete prima della tempesta, nonostante splendesse un sole cane sopra Masnago. Non volava una mosca: battute ridotte all’osso, sguardi seri, e concentrazione massima. lo sa bene che partita sarà. Lo sa, e su quel campo vorrebbe scendere lui stesso: «Queste sono le partite che tutti vorrebbero giocare, pure io. Se potessi mi schiererei». Ma non solo. Lui conosce bene Gaetano Paolillo: ieri compagno di squadra (era la stagione
’88-’89), oggi patron del Legnano. «Quello è stato il mio ultimo anno in biancorosso – racconta Melosi -. Lui, assieme a Serami dietro e Tatti davanti, formava la vecchia guardia, io ero un giovane. A Paolillo ricordo che la palla non gliela portavi via mai». Insomma, aveva la stessa grinta in campo che metteranno oggi i suoi Lilla. «Noi – continua il mister biancorosso – dobbiamo fare il nostro gioco. Siamo il Varese e dobbiamo giocare da Varese. È vero, il rispetto degli avversari ci vuole, ma dobbiamo rispettare anche noi stessi e non stravolgere il nostro modo di giocare a calcio. Loro si chiuderanno, come hanno fatto tutti contro di noi, e cercheranno di farci male sulle ripartenze: hanno giocatori veloci come e e…». …e potrebbe esserci una mossa a sorpresa: come terzino sinistro («Ha le qualità e l’esperienza per giocare in quella posizione»).
Chi, ieri mattina, era già in clima derby (metteteci anche che in serata il Napoli ha giocato contro la Juventus) è . Seduto di fianco alla panchina dei biancorossi, a soffrire e godersi la rifinitura: «Questa è una partita da 6 punti. Sia per i tifosi, che per la squadra. Una sconfitta ti rimarrebbe dentro per un bel pezzo, mentre una vittoria potrebbe darti la “carrrica” giusta per affrontare il resto della stagione. Forza Varese, facci sognare».
La prevendita dei tagliandi ai tifosi biancorossi è andata alla grande: venduti più di 400 biglietti, di cui 350 alla Casa del Disco. Per chi ancora non fosse in possesso del ticket d’ingresso al “Mari”, c’è comunque la possibilità di presentarsi ai botteghini dello stadio: a disposizione il settore ospiti, che si trova sul rettilineo di fronte alla tribuna (10 euro), la tribuna rossa (20 euro), la tribuna blu (15 euro, ridotto 12) e quella laterale (10 euro, 8 ridotto). Capitolo trasferta. Il pulman di passione biancorossa è al completo. La curva ha organizzato il viaggio in treno (ritrovo ore 12.30, partenza 13.30) dalla Stazione delle Ferrovie dello Stato: all’arrivo a Legnano, il gruppo sarà scortato allo stadio. Per chi invece preferisse andare alla partita con mezzi propri, il Mari si trova in via Carlo Pisacane, e dista 40 chilometri dal Franco Ossola.