New York, 6 ott. (TMNews) – Le televisioni locali avevano avvertito che Amanda Knox, tornata a Seattle dopo essere stata assolta in appello dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher, non sarebbe tornata nella sua vecchia casa. Ma i rappresentanti dei media di tutto il mondo sembrano non avere afferrato il concetto. Da lunedì scorso, quando Amanda è tornata nella sua città, accolta come un’eroina, giornalisti e fotografi hanno invaso il quartiere della ragazza, affollato da cartelli che recitano “bentornata a casa”.
“Non è qui, non ha trascorso la notte da noi e non la troverete”. E’ stata questa la reazione di Curt Knox, il padre di Amanda, di fronte alla folla di giornalisti e fotografi sulla porta di casa. La polizia di Seattle ha detto al giornale online locale Seattlepi.com che “sta investigando per possibili intercettazioni telefoniche e invasioni della privacy da parte di paparazzi e giornalisti”. “Se scopriremo violazioni della privacy da parte dei numerosi rappresentanti dei media sul posto non esiteremo a prendere dei provvedimenti seri”, ha spiegato Sean Whitcomb, sergente della polizia di Seattle.
Seattle, città di 600.000 abitanti nello Stato di Washington, non è abituata a una presenza così massiccia dei media. Pur avendo ospitato altri tornado mediatici di questa entità come, per esempio, il suicidio di Kurt Cobain – leader del gruppo rock Nirvana – nel 1994, rimane una realtà provinciale e non è avvezza a reporter e fotografi così invadenti.
Quando Amanda Knox è rientrata nella città lunedì scorso, dopo la vittoria in tribunale, è stata accolta dagli abitanti della città con festa. “Sono sommersa dalle emozioni. Guardavo dall’aereo e sembrava che niente fosse vero”, ha detto Knox, un’ora dopo essere scesa dal volo British Airways 49 da Londra, di fronte a 150 giornalisti.
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