«Meritiamo un gesto d’affetto»

Paolo Basile chiama la città a Masnago: «Sogno un Franco Ossola da Varese»

Ha voluto guardare la partita dal settore distinti, lontano dai veleni della tribuna e più vicino al cuore e al calore dei tifosi. Il suo è un gesto che, sincero più che simbolico, non è passato inosservato. Paolo Basile ha vissuto così la vittoria nel derby, che in fin dei conti derby non lo è stato, seduto ed irrequieto sugli spalti vuoti del Mari di Legnano.

L’idea ci è venuta così, sul momento. Solitamente a me piace vedere le partite un po’ in disparte, non in mezzo alla gente. Ho avuto la possibilità di incontrare i tifosi prima della partita, fuori dallo stadio, e mi è dunque venuto da stare lì. Era una posizione strategica, vedevamo la partita ed ascoltavamo i cori dei tifosi.

Sì, brutto: perché avremmo giocato in casa anche al Mari grazie ad un seguito importante. Era una trasferta che i nostri tifosi aspettavano dall’inizio dell’anno. Invece questo è il calcio moderno, il calcio della repressione.

Sì, assolutamente. Conosco bene i tifosi, gli ultras, conosco il loro attaccamento, la loro mentalità, i loro ideali. Per tanti questa può essere una cosa straordinaria, ma io so che i ragazzi queste cose le fanno. E anche domenica mi ha fatto piacere.

La squadra sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi. Mi sono piaciuti l’atteggiamento e l’aggressività messa in campo fin dall’inizio.

Il campo ora parla. Ho voluto dare una svolta anche dal punto della responsabilizzazione dei ragazzi e delle loro forze. Dovevano acquisire consapevolezza ed il gioco ne ha beneficiato. Ovviamente Baiano ci sta mettendo tanto del suo, come atteggiamento, come voglia di vincere e di arrivare.

Il mister ha ragione a dire che la classifica si guarda a marzo, perché è solo in quel momento che conterà veramente. Però è sempre meglio essere davanti, anche adesso, perché vincere aiuta a vincere e con questo atteggiamento, con la bava alla bocca che ho visto domenica, si va lontano. Quindi ben venga il primato.

Ci sono state tante polemiche e critiche in estate. Penso che ora sia giusto chiedere un po’ di buona fede. Stiamo lavorando bene, lo stiamo dimostrando e sarebbe bello un gesto d’affetto. Mi aspetto uno stadio pieno, uno stadio da Varese. Sto anche pensando di organizzare una “giornata biancorossa”, vedremo…

Importantissimo, rispecchia il lavoro che ci siamo prefissati fin dall’inizio: circondarci di persone che amano la maglia, la città e che sposino il progetto. Si è creato un gruppo di amici più che di imprenditori. Aldo è una persona straordinaria, genuina, con valori importanti. Gli è bastato poco per capire che questo è un ambiente in cui si può far bene.