Messina, Arcivescovo: Stop a tragedie come questa, opere concrete


Messina, 10 ott. (Apcom)
– “Il vostro silenzio miei cari fratelli defunti è il grido più eloquente di ciò che tutti noi oggi osiamo sperare, chiedere e gridare ai responsabili della cosa pubblica: restituiteci la serenità, dateci la garanzia di un piano di sicurezza fatto di opere concrete e non di carte o di parole vuote o di circostanze, perchè simili tragedie non debbano più accadere”. Così nella sua omelia monsignor Calogero La Piana, arcivescovo di Messina, che ha celebrato i funerali di 21 delle 18 vittime dell’alluvione, cui dovrebbero aggiungersi ancora i dispersi.

“Troppe parole sono state dette. La parola più bella che abbiamo ascoltato – ha aggiunto l’arcivescovo riferendosi a quanti hanno aiutato, nelle prime ore e in seguito le ricerche dei dispersi – è quella pronunciata attraverso gesti concreti ed eroici, parola gridata silenziosamente da numerose forze umane, dal loro faticoso e massacrante lavoro, dalla loro grande generosità e dal loro coraggio e ammirevole impegno. Parola vera e sincera, autentico urlo di un esercito di fratelli e sorelle che ringrazio di vero cuore a nome mio e di tutta la popolazione, l’esercito della solidarietà che ha coinvolto e esistono come già altre volte sperimentato uomini e donne di buona volontà di ogni ceto sociale e di ogni età a portare soccorso e dare aiuto e mostrare il volto bello dell’uomo e della sua incommesurabile dignità e nobiltà”.

“In questi giorni – ha proseguito – sono stati ricordati i numerosi appelli caduti nel vuoto; si alzato con forza l’allarme di tanta gente; è risuonato vigoroso il grido di dolore di intere famiglie e comunità. Ma a parlare oggi è soprattuto il silenzio di questi fratelli e sorelle che hanno perso la vita in questo nubifragio”. “Basterà tutto questo? – si chiede monsignor La Piana – Cosa altro dobbiamo sentire ancora cosa altro dobbiamo ancora aspettarci perchè avvenga una conversione un cambiamento di rotta?”.

Cas/Apa/Fva

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