– Trova un ladro in negozio: e lo mette in fuga affrontandolo con un machete. , titolare della pizzeria “I quattro porcellini” di via Lazio, ieri era l’eroe di Giubiano. Ha agito d’istinto, ma con lucidità. «Erano le 4.30 circa – racconta – Lunedì sera avevo finito tardi di lavorare e il mattino dopo avrei dovuto alzarmi presto, quindi sono rimasto a dormire nel locale sottostante la pizzeria. Nel sonno ho sentito dei rumori. Come delle monete scosse. Mi sono svegliato rapidamente. Ho ascoltato con attenzione e ho capito che nella pizzeria c’era qualcuno». Stracchi non ci ha pensato due volte. «Ho capito che dovevo intervenire – spiega – Il ladro non si aspettava che ci fosse qualcuno. Dovevo sfruttare la sorpresa e affrontarlo contando di spaventarlo. Se fosse sceso forse si sarebbe sentito più forte. Ho afferrato un machete che tengo nel locale dove dormo e sono salito».
Stracchi è prestante: «Peso 130 chili e ho giocato a rugby per 20 anni», spiega. Preso il machete è salito in pizzeria sorprendo il ladro con un “Bastardo, cosa stai facendo pezzo di m…”. Il ladro ha praticamente perso dieci anni di vita, ma ha avuto la prontezza di rispondere “pezzo di m….tu”, prima di fuggire alla chetichella in preda al panico. «Ha rovesciato tutto dalla spavento – spiega Stracchi – e ha lasciato qui anche i suoi “attrezzi
del mestiere”. Ha infilato l’uscita in 30 secondi». Il ladro è entrato nella pizzeria «tagliando la saracinesca con una grossa forbice pneumatica, credo – aggiunge Stracchi – Quella non è stata trovata. Probabilmente aveva un complice all’esterno che faceva da palo e che aveva l’arnese che si è portato via fuggendo». «Sul bancone sono rimasti due cacciavite avvolti in asciugamani marroni» prosegue. Forse per non lasciare impronte. Il ladro non ha rubato nulla e certamente ha rischiato idealmente l’infarto. E di sicuro ci penserà due volte prima di tornare a colpire lì. «Io lavoro tutto il giorno – è lo sfogo di Stracchi – Come tanti altri, come tutti gli altri, mi guadagno quello che ho con fatica. È la seconda volta che mi entrano nel locale. È accaduto anche un anno fa circa. Stessa tecnica e forse era lo stesso anche il ladro. Non è giusto. Non possiamo più tollerare questa situazione». Stracchi aggiunge: «Qui non si sa più come difendersi. Ti entrano in casa, nel negozio. E se per caso li tocchi davanti al giudice ci finisci tu e devi anche pagarli per buoni».
C’è amarezza nella voce dell’esercente: «Non ho avuto paura, ma sono stato attento. Ho agito d’istinto ma davvero la gente non ne può più – dice Stracchi – Quando ti ritrovi con il locale o la casa svuotata, buttata per aria, pensi che avendo un fucile a pompa davanti al ladro che ti viola lo useresti». Poi si calma: «Non dico di fare come in America – conclude Stracchi – Però leggi più severe che tengano questa gente in galera e tutelino il cittadino che è la vera vittima servirebbero davvero».