«Mi disse di aver subito violenza tre volte»

Religiosa a processo per stalking e abusi sessuali, la testimonianza del sacerdote amico della vittima. «Obbligò Eva ad avere rapporti dopo averle messo dei cuscini in faccia. Sul suo corpo aveva dei graffi»

– Sono state raccontate da don ieri in Tribunale a Busto Arsizio le presunte violenze sessuali che avrebbe subito nel maggio del 2011, un mese prima del suicidio (21 giugno 2011), dalla suora . La ex religiosa è accusata di stalking e abusi sessuali. Ieri don Alessandro, figura chiave nella drammatica vicenda che sconvolse la città intera, ha parlato per quasi sette ore, in un’udienza fiume che si è prolungata fino alle 18. E’ stato sollecitato dalle domande del Pm e contro interrogato dall’avvocato difensore della Farè, .

Una racconto a tinte anche molto aspre che però ha fatto emergere un quadro ricco di apparenti contraddizioni. I tre episodi cui il prete, che non è più a Busto ma nella zona di Sesto San Giovanni, ha fatto riferimento erano stati raccontati in un interrogatorio davanti al Pm il 22 dicembre del 2011. Don Alessandro ha confermato ieri la versione fornita in quella circostanza: «Nel maggio del 2011 – racconta il sacerdote – Eva mi aveva parlato di questi episodi,

tutti avvenuti in casa sua. Nel primo episodio – aggiunge – l’aveva obbligata ad avere dei rapporti sessuali dopo averle messo un cuscino in faccia. Mi ha confidato che avrebbe tanto voluto che le avesse premuto più forte il cuscino per soffocarla». Poi ci sarebbe un secondo episodio di rapporto non consenziente: «Un giorno – ricorda il religioso – ho notato che Eva aveva una sciarpa al collo, ho chiesto il motivo e mi ha mostrato delle abrasioni. Erano come dei tagli, come dei graffi. Lei mi ha detto che era stata suor Mariangela. Con fatica mi disse che aveva fatto come con il cuscino».
Infine un terzo episodio di presunta violenza: «Ho visto che zoppicava – racconta – ha alzato i pantaloni e si vedevano come dei solchi profondi all’altezza delle caviglie, mi raccontò che la suora era arrivata con un nuovo giocattolino, mi ha detto che suor Mariangela ha voluto che salisse in camera da letto. Poi l’ha obbligata a mettere queste manette e lei le ha strette».

Per l’accusa la ragazza aveva una dipendenza psicologica pronunciata nei confronti della suora. In un fax che aveva inviato a don Alessandro Eva Sacconago diceva di «aver provato uno schifo, come fosse tornata indietro nel tempo». Il riferimento sarebbe forse al 1998-1999 quando la quindicenne Eva conobbe la suora per la prima volta. I presunti abusi risalirebbero a quel tempo, ma la vicenda è estremamente intricata e complessa. Don Alessandro ha raccontato alcuni episodi collegati al presunto ascendente che la suora avrebbe avuto sulla ragazza: «Nel 2009 – racconta il don – anche su consiglio dei miei superiori, l’ho accompagnata a denunciare i fatti. All’inizio non voleva fare nulla, più che altro perché era preoccupata per la suora e per quello che poteva capitarle. L’ho accompagnata da un agente del commissariato di polizia di Busto Arsizio. Era più sollevata ma anche preoccupata. Nel 2001 Eva va in commissariato a ritrattare dicendo che si era inventata tutto».