VARESE Una “Iena” varesina scopre un finto dentista varesino. Un servizio del programma di Italia 1, andato in onda martedì sera, ha svelato l’esercizio illegale della professione medica da parte di un odontotecnico.Tutto è partito dalla segnalazione di Alessandra Redaelli, per anni paziente del finto dentista varesino (che opera in provincia di Como), da cui – ignara del fatto che non avesse l’abilitazione – ha subito l’estrazione di diversi denti dell’arcata superiore. Fino all’ultimo intervento che le ha provocato una forte emorragia: «Mi ha cucito tutto il palato superiore con un filo nero – ha raccontato alle Iene – a quel punto ho cominciato ad avere forti dubbi». Insospettita, si è rivolta ad un altro dentista varesino, Gianfranco Brugnoli, «che quando mi ha guardato ha detto “è un disastro”». Da qui la verifica e la scoperta della mancata abilitazione. «Quando la paziente si è presentata da me mi sono reso subito conto del disastro che era stato combinato – spiega Gianfranco Brugnoli – l’intervento che le era stato eseguito aveva peggiorato la situazione, i denti si potevano salvare. Le ho dovuto rimettere a posto la bocca». Il risultato? «Adesso ho delle fitte tremende e mi nutro solamente di liquidi perché non posso masticare» ha raccontato Alessandra Redaelli, che ora ha una protesi provvisoria.L’inchiestaQui parte l’inchiesta delle Iene, curata dalla varesina Laura Gauthier, già speaker di Radio DeeJay, animatrice nelle discoteche e da
quest’anno anche inviata dello show di Italia 1. Fingendosi una paziente interessata a una pulizia dentale, si è rivolta al finto dentista, che le ha eseguito una diagnosi, le ha consigliato un medicinale e ha iniziato l’intervento, fino alla comparsa di microfono e telecamera. Di fronte a cui ha confessato di non essere medico e di avere dei pazienti in cura, anche se alla fine si è mostrato tranquillo sulle conseguenze dell’inchiesta. «Spero che invece non possa più svolgere la professione di dentista, per cui serve una laurea, potendo continuare invece quella di odontotecnico, per cui è richiesto un diploma» afferma Dino Azzalin, presidente dell’Albo degli odontoiatri presso l’Ordine dei Medici di Varese, spiegando come in caso di denuncia si possa prevedere una pena fino a 6 anni di reclusione: «Come Ordine dei Medici apriremo un provvedimento disciplinare a carico del medico direttore sanitario, che rischia fino alla sospensione di un anno – dice Azzalin – poi abbiamo segnalato il caso alla Procura che ha il compito di accertare i possibili reati. La maggiore parte degli odontotecnici varesini è onesta, ma il fenomeno dei finti medici purtroppo è reale anche a Varese, in certi casi anche con la compiacenza degli stessi pazienti. La segreteria dell’Ordine è a disposizione dei cittadini che volessero conferma del fatto che chi mette le mani nella bocca sia abilitato all’esercizio medico dentista o odontoiatrico».Piero Orlando
e.marletta
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