WASHINGTON – L’amministrazione Trump ha avviato un piano per trasferire circa 9.000 migranti irregolari nel centro di detenzione di Guantanamo Bay, Cuba. Tra questi, secondo fonti parlamentari italiane, ci sarebbero due cittadini italiani: uno già rimpatriato e l’altro in attesa di espulsione. La Casa Bianca, tramite la portavoce Karoline Leavitt, ha definito “fake news” le indiscrezioni riguardanti la presenza di cittadini europei tra i migranti destinati a Guantanamo.
Il piano prevede l’utilizzo del centro come struttura temporanea per alleviare il sovraffollamento nei centri di detenzione statunitensi. Tuttavia, la decisione ha suscitato critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani e governi europei, preoccupati per le condizioni di detenzione e l’assenza di garanzie legali per i detenuti. La struttura, nota per la detenzione di sospetti terroristi, è stata al centro di controversie per presunte violazioni dei diritti umani.
Il trasferimento dei migranti a Guantanamo rappresenta un cambiamento significativo nella politica migratoria degli Stati Uniti e solleva interrogativi sulla legalità e l’umanità di tali misure. Le implicazioni diplomatiche e legali di questa decisione saranno oggetto di attenzione nei prossimi mesi.