Milano celebra Nanni Svampa, lo chansonnier colto cresciuto sulle rive del Lago Maggiore

"Svampeide" in programma domani al Teatro Elfo Puccini. Giornata di incontri e ricordi ricca di interventi di studiosi e collaboratori del fondatore dei Gufi. Nato a Porta Venezia, trascorse l'infanzia da sfollato tra Sangiano e Porto Valtravaglia. Gli studi alla Bocconi e la vita da artista poliedrico e geniale con il culto del dialetto

MILANO – Milano celebra Nanni Svampa con “Svampeide”, iniziativa in programma domani al Teatro Elfo Puccini per analizzare la poliedricità e l’attualità dell’opera del fondatore dei Gufi, chansonnier, attore, scrittore, e primo traduttore di Brassens in italiano oltre che in milanese.

Organizzata dall’Associazione Nanni Svampa, la giornata di incontri e ricordi sarà ricca di interventi di studiosi e collaboratori, come Flavio Oreglio, che approfondirà la peculiarità dell’umorismo di Svampa, mentre il critico musicale Enrico De Angelis ne evidenzierà il valore musicale.

La vita di Svampa sarà invece al centro dell’intervento di Michele Sancisi, giornalista e biografo ufficiale. Delle incursioni cinematografiche si occuperà invece Simone Del Vecchio, regista del Film “Nanni 70”. La statura del suo lavoro ha reso Svampa oggetto anche di studi accademici: la francesista Mirella Conenna racconterà le sue geniali trasposizioni in italiano e in milanese della produzione del padre dei cantautori, George Brassens, mentre l’etnomusicologo Pietro Bianchi aiuterà a comprenderne, oltre alla lingua, la profondità del lavoro di ricerca nell’ambito della canzone popolare.

La giornata vede in programma anche un recital inedito dell’ultimo dei chitarristi di Nanni Svampa, Luca Maciacchini: “Svampa a modo mio”. A parlare dell’amico saranno poi i jazzisti Lino Patruno, compagno di viaggio dell’avventura dei Gufi e non solo, ed Enrico Intra, assieme a Fiorenzo Grassi, protagonista di mezzo secolo di teatro.