Milano, frode fiscale e truffa allo Stato: arresti domiciliari e sequestri per oltre 2,3 milioni

Le indagini proseguono per delineare eventuali responsabilità ulteriori e il possibile coinvolgimento di altri soggetti (foto d'archivio)

MILANO – Le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Milano, su incarico della Procura meneghina, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino pachistano accusato di frode fiscale e truffa aggravata ai danni dello Stato. Contestualmente, sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per oltre 2,3 milioni di euro.

Le indagini, condotte dalle Compagnie di Magenta e Corsico, hanno fatto emergere un sofisticato sistema di false fatturazioni orchestrato da sette imprese formalmente attive nel settore del volantinaggio, tutte riconducibili all’indagato. Tra il 2018 e il 2022, queste società avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 10 milioni di euro, indirizzate a una ditta operante nel recupero e riciclo della carta da macero. L’obiettivo: generare costi fittizi per abbattere il reddito imponibile e ridurre le imposte dovute.

Ma non solo. Grazie all’incremento apparente del volume d’affari generato da queste operazioni fittizie, una delle società riconducibili all’indagato ha ottenuto anche un finanziamento pubblico da 120.000 euro, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Il sequestro disposto dal gip colpisce direttamente la società beneficiaria delle false fatturazioni e il suo legale rappresentante, per un ammontare pari all’evasione fiscale stimata. Le indagini proseguono per delineare eventuali responsabilità ulteriori e il possibile coinvolgimento di altri soggetti.