Milano, il sindaco Sala chiede la riapertura delle indagini sul delitto di Fausto e Iaio

L'omicidio dei due giovani, era avvenuto per strada, mentre stavano andando a casa di Tinelli per cenare. Secondo i testimoni tre uomini li bloccarono e fecero fuoco con le pistole. Il delitto è irrisolto (Foto dal web)

MILANO – A 46 anni dai “fatti del Leoncavallo”, il sindaco Giuseppe Sala, ha presentato alla Procura di Milano la richiesta una richiesta di riapertura delle indagini sul duplice omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci uccisi il 18 marzo del 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo.

La notizia è stata data dal consigliere comunale del Pd, Rosario Pantaleo, durante il Consiglio comunale ed è stata confermata dallo staff del sindaco.
    La richiesta del sindaco di Milano arriva dopo che il 29 maggio dello scorso anno, il consiglio comunale aveva votato una mozione presentata dallo stesso Pantaleo che chiedeva all’amministrazione di “operare nei confronti della Procura della Repubblica di Milano, in segno di urgenza di giustizia, seppure a tanti anni dagli eventi”, sollecitando,

quindi la riapertura delle indagini sulla morte di Fausto e Iaio, come tutti chiamavano i due giovani, entrambi diciottenni. Il delitto è rimasto irrisolto. Fausto e Iaio frequentavano il centro sociale Leoncavallo ed erano militanti di sinistra. Quella sera i due giovani erano stati in bar e avevano in programma di andare a cena in casa di uno dei due per poi tornare al Leoncavallo dove era previsto un concerto jazz. I due giovani non giunsero mai in casa di Fausto perché per strada vennero affrontati da tre persone, una delle quali, come riferirono testimonianze postume, indossava un impermeabile chiaro, che aprirono il fuoco su Iannucci e Tinelli. Iaio venne ucciso sul colpo, mentre Fausto, rimasto gravemente ferito, morì poco dopo essere stato trasportato in ospedale