Milano, operazione contro le mafie in Lombardia. 11 arresti. A Varese operava Cosa nostra

Ci sono 153 indagati ed un sequestro di beni per 225 milioni di euro. Individuate dall'inchiesta le "spartizioni" territoriali tra Cosa nostra, 'Ndrangheta e Camorra. Il varesotto era gestito dal mandamento di Castelvetrano di Cosa nostra (Foto d'archivio)

MILANO – Sono 11 le persone arrestate nell’ambito della maxi operazione contro il crimine organizzato di stampo mafioso in Lombardia. L’operazione ha portato ad un sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 225 milioni di euro, a 153 persone indagate e all’individuazione del sistema territoriale in base al quale Cosa nostra, ‘Ndranghetra e Camorra gestivano gli affari illeciti. Gli arrestati sono tutte persone direttamente legate a Cosa nostra, camorra e ‘ndrangheta, gli indagati sono considerati favoreggiatori e fiancheggiatori.

L’indagine coordinata dalla Dda, riguarda un contesto criminale attivo nel territorio lombardo, tra le province di Milano e Varese, che gli inquirenti considerano il “sistema mafioso lombardo” che gestisce risorse finanziarie, relazionali e attività economiche. Un gruppo criminale attivo tra Milano e Varese attraverso l’attività di esponenti mafiosi di Trapani collegati al mandamento di Castelvetrano con al vertice Matteo Messina Denaro, con la ’Ndrangheta che avrebbe gestito le attività a Milano e a Bollate, Pioltello, Erba, Desio., Comuni della “cintura” milanese, la Camorra con un gruppo collegato alla famiglia attiva nel territorio di Roma che avrebbe al vertice Michele Senese.