Milano, presentato a Palazzo Pirelli il modello Breast Unit dedicato alle aziende lombarde.

Sono una trentina le aziende lombarde che aderiscono al progetto, presentato al Pirellone in occasione dell’Ottobre Rosa e dedicato alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. La Lombardia è la regione italiana con il maggior numero di casi (Immagine d'archivio)

MILANO – E’ stato presentato ieri, 4 ottobre, presentato oggi a Palazzo Pirelli in occasione dell’Ottobre Rosa dedicato alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, progetto “Il modello Breast Unit dedicato alle aziende lombarde”, promosso dall’Associazione Caos (Centro di ascolto operate al seno) e da Soroptimist International con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia.

Il progetto si svolgerà attraverso webinar e specifici momenti di approfondimento e sono già programmate le prime due giornate, per mercoledì 11 ottobre e mercoledì 8 novembre.

“La Lombardia è una regione che vanta primati sul piano nazionale nella medicina e nella sanità, con centri all’avanguardia non solo sul fronte della ricerca, delle terapie e dell’innovazione, ma anche su quello del rapporto umano con i pazienti -ha sottolineato nel suo intervento il presidente del Consiglio regionale, Federico Romani-. Nella nostra regione la cultura della prevenzione è forte e consolidata grazie soprattutto alla sinergia con soggetti del terzo settore come dimostra anche questo progetto. La capacità di fare rete della Lombardia è il risultato di una leale e aperta collaborazione tra istituzioni e associazioni del territorio, un gioco di squadra che nella nostra Regione è diventato un ‘metodo”.

“Con questo progetto – ha dichiarato il presidente della commissione regionale Sostenibilità sociale, casa e famiglia, Emanuele Monti – proseguiamo il percorso di collaborazione concreta e virtuosa tra istituzioni, Terzo Settore, associazioni e aziende del territorio in materia di prevenzione. La ricerca scientifica negli ultimi anni ha compiuto passi da gigante: oggi, infatti, se il tumore è diagnosticato in fase iniziale, le possibilità di guarire superano il 90%. Sono anni che il mese di ottobre rappresenta un momento unico di informazione,

condivisione e prevenzione grazie anche all’impegno e alle iniziative messe in campo da Regione Lombardia, da sempre molto sensibile su questi temi e molto attenta a recepire i contributi e le indicazioni delle associazioni che operano direttamente sul campo e mettendo ogni volta il paziente al centro dei propri interventi legislativi e finanziari”. A Palazzo Pirelli sono intervenuti il direttore generale dell’Ats Insubria Lucas Maria Gutierrez, la presidente dell’associazione Caos (Centro di ascolto operate al seno) Adele Patrini, il direttore della Breast Unit Asst Sette Laghi Francesca Rovera, la presidente nazionale di Soroptimist International Club Giovanna Guercio, la presidente di Soroptimist International Club di Varese Maria Grazia Tibiletti, la presidente di Soroptimist International Club di Busto Arsizio Marina Re e la presidente di Soroptimist International Club di Como Barbara Cermesoni.

La Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane per quanto riguarda la diffusione del tumore al seno. Nella regione si contano circa 7.400 nuovi casi di cancro al seno l’anno e oltre 1.500 decessi. Attualmente, sono oltre 90.000 le donne lombarde che hanno ricevuto una diagnosi di carcinoma mammario nel corso della loro vita. In valori assoluti la Lombardia è al primo posto tra le regioni italiane anche per numero di nuovi casi ogni anno, davanti a Veneto e Lazio; il numero di donne che attualmente convivono con la malattia in Lombardia rappresenta il 20% del totale dei casi in Italia.

Il tumore al seno rappresenta la prima causa di morte delle donne lombarde fra i 35 e i 44 anni. E la Lombardia detiene il triste primato per la mortalità da cancro in Italia nei maschi e nelle femmine. Ma è anche il luogo dove meglio si curano i pazienti, dove esistono centri di riferimento internazionali, dove si sperimentano le migliori e più innovative terapie: oggi infatti in Lombardia 8 pazienti su 10 guariscono.