Milano, quadro “antifascista” oltraggia i ragazzi uccisi ad Acca Larentia. Polemiche e indignazione

L'opera della street artist Cristina Donati Meyer è stata affissa vicino alla sede di Fratelli d'Italia e storpia in modo offensivo il luogo della strage dei giovani di destra (tuttora impunita) avvenuta a Roma il 7 gennaio 1978. De Corato: "Vergognoso e ripugnante. Sala e la sinistra prendano le distanze da una simile oscenità"

MILANO – Un quadro “antifascista” è stato affisso, a Milano, nei pressi della sede di Fratelli d’Italia nel centro del capoluogo. L’opera, della street artist Cristina Donati Meyer, si intitola “Cacca Larentia: defascistizziamoci” Nell’opera sono visibili una selva di braccia nere tese e una mano che spruzza su di loro vernice con i colori dell’arcobaleno. Sul posto si è recata, per i controlli del caso, la Polizia di Stato.

Acca Larenzia non è dimenticata ma non c'è un colpevole (foto gallery) -  Secolo d'Italia

De Corato: “Oltraggio vergognoso ai ragazzi uccisi”

“E’ vergognoso che qualcuno si permetta di oltraggiare la memoria dei ragazzi uccisi ad Acca Larentia. Quanto commesso a Milano è deplorevole e vigliacco. Vicino alla sede di Fratelli d’Italia è infatti apparso un ‘quadro’ che, storpiando il nome del luogo della strage, è stato intitolato ‘Cacca Larentia, defascistizziamoci’. Il dipinto, con tanto di colori arcobaleno, è un’offesa inaccettabile a quei giovani, la cui uccisione avvenuta 46 anni fa resta tuttora impunita. Una simile opera di street art, realizzata da chi non conosce né la vergogna né il pudore, è inaccettabile e ripugnante. Auspico che il sindaco di Milano Sala e tutto il centrosinistra prendano le distanze da una simile oscenità”. Lo afferma in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato.