Milano, scagionato dal test del Dna e scarcerato il calciatore accusato di violenza sessuale

Stanislav Bahirov, 25 anni nato Ucraina ma cittadino romeno, era in carcere da oltre un mese. Si è sempre proclamato innocente dall'accusa di violenza sessuale. adesso è stato scarcerato dopo essere stato scagionato dal test del Dna. Il giovane calciatore dilettante in Serie D nella Vogherese, era rinchiuso a San Vittore (Foto dal web)

MILANO – Il test del Dna ha scagionato dall’accusa di violenza sessuale Stanislav Bahirov, 25 anni nato in Ucraina ma cittadino romeno, operaio e calciatore dilettante in Serie D nella Vogherese, e dopo oltre un mese a San Vittore, il giovane è stato scarcerato. Il Dna estratto dalle tracce biologiche prelevate sulla giovane vittima, non è compatibile con quello del venticinquenne. Il calciatore era stato arrestato lo scorso gennaio dopo la violenza subita a ottobre 2023 da una ragazza di 19 anni nel parco Wanda Osiris al quartiere Niguarda.

La giovane era uscita da casa dopo una discussione con i familiari e vicino al parco avrebbe incontrato il venticinquenne che si sarebbe mostrato amichevole ma che poi, secondo le accuse, aveva abusato di lei. Le telecamere di videosorveglianza della zona avevano ripreso poco prima della violenza il venticinquenne mentre parcheggiava un’auto del car sharing noleggiata a suo nome e a gennaio era scattata la misura di custodia cautelare in carcere. Bahirov aveva confermato che quella sera aveva parlato con la ragazza ma ha sempre negato di avere abusato di lei e adesso il Dna conferma che non è l’autore della presunta violenza.