Varese Matrimonio finito e separazione complicata: padre e figlio a processo per incendio doloso. Il primo a Varese, il secondo a Marsala. Il fatto è singolare e nasce da un’unione che si chiude evidentemente non proprio con toni pacifici. Ieri mattina davanti al giudice monocratico di Varese Rossella Ferrazzi erano a processo due uomini di 58 e 54 anni: nell’ordine il marito della vittima e un amico che l’avrebbe aiutato ad incendiare l’auto dell’ex moglie. Il fatto è avvenuto nel novembre 2004 in un paesino dell’alto varesotto. Il marito che non si rassegnava a vedere la moglie andar via avrebbe appiccato l’incendio per vendetta e disperazione. Forse anche per spaventare la consorte nella speranza che restasse con lui. Il processo è stato rinviato al 23 gennaio dopo che l’avvocato Fulvio Dagnoni ha eccepito la
nullità del procedimento a causa di un vizio di notifica dell’avviso di conclusione delle indagine. Nel corso della discussione in aula, però, è emerso un secondo elemento singolare: anche il figlio della coppia è a processo a Marsala per incendio doloso. E il giovane, che ha 27 anni, non avrebbe seguito ma anticipato le orme paterne. Secondo gli inquirenti, infatti, fu lui che nell’agosto 2004 (quindi qualche mese del padre) diede fuoco all’auto di un amico della madre in fase di separazione. Un matrimonio davvero da fuoco e fiamme, soprattutto in fase finale. Intanto il 23 gennaio il giudice varesino deciderà se re-inviare gli atti alla procura per istruire un nuovo procedimento a carico del padre, oppure respingere l’eccezione sollevata dal difensore. Il figlio affronterà il giudizio in quel di Marsala.S. Car.
f.artina
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