Il Mondiale Masters di ciclocross chiude a Varese con un bilancio che più positivo non si può. Per tre giorni l’ippodromo Le Bettole ha cambiato pelle trasformandosi da tempio dell’ippica a arena internazionale delle due ruote, ospitando la prima edizione italiana dell’UCI Masters Cyclo-Cross World Championships. Un battesimo impeccabile.
La Società Ciclistica Alfredo Binda, che dell’evento è stata motore e cuore, incassa l’applauso unanime degli atleti: ben 640 iscritti, provenienti da oltre dieci Paesi, si sono sfidati su un percorso di 2.500 metri tecnicamente completo, veloce, divertente e perfettamente allestito. Anche il meteo ci ha messo del suo, regalando un clima mite che ha permesso a pubblico e corridori di godersi appieno lo spettacolo.
Per Renzo Oldani e il team biancorosso è stato un debutto nel ciclocross moderno di livello mondiale, un impegno che Varese ha saputo onorare con professionalità e calore. Non a caso l’appuntamento tornerà nel 2026, dal 26 al 29 novembre.
Sul fronte sportivo, domina la Germania, che guida il medagliere con quattro titoli iridati. L’Italia risponde con tre vittorie nelle diverse categorie, mentre Francia, Belgio, Olanda e Spagna chiudono con due successi a testa. Una maglia iridata finisce anche in Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti e non mancano riconoscimenti per atleti di Svezia, Lussemburgo, Canada, Giappone e Polonia, a conferma della portata davvero globale della manifestazione.
A Varese sono stati incoronati numerosi nuovi campioni del mondo, dalle categorie femminili 35/39 fino alla 70/74, fino agli uomini over 80. Una passerella di talento ed esperienza che ha animato un impianto trasformato per l’occasione in un grande villaggio sportivo.
Chiusura nel segno dell’inclusione, con le gare Special Olympics che hanno portato in pista una ventina di giovani atleti capaci di accendere sorrisi e applausi, ricordando a tutti che il ciclismo – soprattutto quello vero – è prima di tutto passione, condivisione e gioia.
Per Varese e per la Binda, un successo pieno che lascia già nell’aria l’attesa per il prossimo anno.













