Montecity/Cinque nuovi arresti, tra cui Grossi e Gariboldi


Milano, 21 ott. (Apcom)
– L’ad della “Sadi Spa” Giuseppe
Grossi e Rosanna Gariboldi, assessore alla Provincia di Pavia e
moglie del parlamentare del Pdl Giancarlo Abelli, sono i nomi più
importanti dei cinque nuovi arresti e dei due fermi eseguiti
a Milano dalla guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta
sulla bonifica dell’ex area industriale “Montecity-Santa Giulia”,
nella zona sud del capoluogo lombardo.

Le misure cautelari sono state emesse dal gip Fabrizio
D’Arcangelo su richiesta dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta, e
hanno riguardato, oltre all’esponente politico del Pdl e al
maggior imprenditore italiano delle bonifiche ambientali, anche
anche tre suoi collaboratori, Cesarina Ferruzzi, Paolo
Titta e Maria Ruggero. Per Grossi e i suoi collaboratori le
accuse sono associazione per delinquere finalizzata alla frode
fiscale, appropriazione indebita, truffa e riciclaggio. La
Gariboldi è invece accusata di concorso in riciclaggio perché,
secondo quanto scrive il Gip, “per ben 7 anni, dal 2001 al 2008,
utilizzando il suo conto bancario ‘Associati’ di Montecarlo ha
ospitato denaro di provenienza illecita di Giuseppe Grossi”.
Nell’ordinanza si parla anche di un altro deposito bancario
presso il Credit Suisse di Lugano.

Discorso simile anche per i due fermati, un 41enne e 55enne
residenti a Milano, ritenuti dagli investigatori gli
amministratori di fatto di una società costituita a Londra sul
cui conto corrente aperto in una banca della capitale inglese
sono transitati complessivi 840mila euro nel periodo 2004-2008″.
Denaro che gli investigatori ritengono essere “provento delle
false fatturazioni della Sadi”.

Nell’ordinanza di arresto per Giuseppe Grossi, il gip
D’Arcangelo accenna anche ai rapporti finanziari tra lo stesso
imprenditore e l’immobiliarista e ex titolare di Risanamento
Luigi Zunino, da tempo indagato a piede libero nella stessa
inchiesta. Il gip scrive di “pagamenti di Grossi a Zunino come
forma di retrocessione di provviste sottratte alle casse
societarie”. Sempre nel provvedimento si legge che con soldi
sottratti alle casse delle società, Grossi acquistò costosi
orologi per un valore di 6,5 milioni di euro ma non si conoscono
le ragioni dell’investimento né l’identità dei destinatari.

Nell’ambito della stessa inchiesta nei primi giorni dello scorso
febbraio erano stati arrestati l’avvocato svizzero Fabrizio
Pessina e gli ex marescialli della guardia di finanza Giuseppe
Anastasi e Paolo Pasqualetti. Questi ultimi due saranno
processati per riciclaggio a partire da oggi con il rito
immediato davanti ai giudici della seconda sezione penale
del Tribunale di Milano.

Alp

MAZ

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