Monti replica ad Astuti: “Mancanza di personale sanitario dovuta ai tagli dei governi Pd”

La replica del consigliere regionale leghista al collega dem in merito alla Casa di Comunità di Laveno Mombello: "La Lombardia è stata la prima regione a potenziare l'assistenza sanitaria territoriale con uno stanziamento di 2 miliardi di euro che non conosce precedenti. Loro sono senza idee e ci attaccano come unica strategia"

VARESE – “Continua il ritornello del Partito democratico sulla sanità territoriale. Forse dimenticano che sono responsabili della mancanza di personale sanitario che sta caratterizzando tutto il Paese (non solo la Lombardia o la provincia di Varese) dovuto ai tagli perpetrati dai loro governi. La Lombardia è stata la prima regione a potenziare l’assistenza sanitaria territoriale con uno stanziamento di 2 miliardi di euro che non conosce precedenti. In assenza di idee apprendiamo che la loro unica strategia è attaccarci”. Così Emanuele Monti, consigliere regionale leghista al Pirellone e Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, in risposta al consigliere del Partito democratico Samuele Astuti sulla Casa di Comunità di Laveno Mombello.

“Nello specifico della Casa di comunità di Laveno – continua Emanuele Monti – va ricordato come i servizi siano erogati in due sedi (Gavirate e Laveno) che progressivamente evolveranno in una casa di comunità hub e in una casa di comunità spoke. Da febbraio saranno attivi gli ambulatori specialistici di pneumologia cardiologia e diabetologia e presto sarà attivo un punto prelievi per garantire un accesso diretto dal lunedì al venerdì. Verranno attivati anche tre progetti per i malati oncologici che riguardano la delocalizzazione di alcune terapie attive di supporto e di follow up per il tumore mammario e del colon retto. Con alcune associazioni di volontariato si sta sviluppando una collaborazione per portare nella Casa di comunità due progetti di terapie complementari per i pazienti oncologici”.

“Per quanto riguarda i pazienti che attualmente sono senza medico di famiglia (circa un migliaio), è in fase di attivazione un progetto specifico che, insieme all’ambulatorio degli infermieri di famiglia, consentirà un presa in carico rapida ed efficace di tantissimi pazienti” aggiunge. “Queste sono iniziative concrete con cui vogliamo rispondere alle accuse infondate del Partito democratico” chiosa Monti.