Monza parla varesino: Alessandro Marchetti trionfa al Campionato Italiano Gran Turismo

Il pilota-odontoiatra conquista Gara2 in GTCup AM insieme a Rodolfo Massaro e dedica la vittoria alla lotta contro la leucemia con il progetto “Race to Donate”. Sul podio anche l’altro varesino Luca Magnoni, secondo in GT3 AM.

Weekend da incorniciare per il motorsport varesino quello appena concluso a Monza, dove si è chiusa la stagione 2024 del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint. Sul circuito brianzolo, il più iconico d’Italia, è arrivato il successo di Alessandro Marchetti, 51 anni, varesino e odontoiatra, che ha conquistato Gara2 nella categoria GTCup Divisione 2 AM insieme al compagno di squadra Rodolfo Massaro.

Una vittoria dal valore doppio: sportivo e umano. Marchetti è infatti il fondatore di Race to Donate, associazione che promuove la donazione di midollo osseo per la cura delle leucemie, una causa che il pilota conosce da vicino. Alcuni anni fa, proprio grazie a un trapianto e alla disponibilità di un donatore compatibile, ha potuto superare la malattia.

Con i colori della Scuderia Emme e al volante della Ferrari 488 numero 505, Marchetti e Massaro hanno completato una stagione in crescita, culminata con il successo monzese che li porta al settimo posto finale nella classifica generale di categoria. Per il pilota varesino si tratta della settima vittoria di classe in una gara del CIGT, campionato nel quale corre dal 2017 dopo una lunga esperienza nei rally.

Protagonista nel fine settimana brianzolo anche Luca Magnoni, altro nome storico del motorsport varesino e titolare della Nova Race di Jerago con Orago. Magnoni, in coppia con Paolo Rocca, ha chiuso secondo in Gara1 nella categoria GT3 AM a bordo della Honda NSX, prima di doversi ritirare in Gara2. Il pilota-imprenditore conclude così la stagione con un terzo posto finale di classe, sia nella divisione Sprint che in quella Endurance.

Un doppio podio che conferma come la provincia di Varese continui a lasciare il segno anche nel panorama nazionale dell’automobilismo, tra passione, tecnica e – nel caso di Marchetti – un profondo messaggio di speranza.