Morazzone, rinasce Casa Macchi: da domenica sarà aperta pubblico dalle 10 alle 18

Inaugurato il nuovo Bene del Fai, l'antica ed elegante dimora nel cuore del Varesotto. Le volontà della donatrice hanno ispirato un progetto che è andato oltre il restauro, e che si è realizzato grazie a un accordo di programma firmato nel 2017 da Regione Lombardia - grazie all’allora Presidente Roberto Maroni - che ha finanziato i lavori

MORAZZONE – A Morazzone il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano Ets, con il Comune, inaugura oggi, dopo quattro anni di restauri, un nuovo Bene, Casa Macchi: una tipica dimora borghese di provincia, che si è conservata intatta per centocinquanta anni e che Maria Luisa Macchi, unica e ultima proprietaria, ha lasciato per testamento alla Fondazione nel 2015, con una generosa dote necessaria ai restauri e alla gestione, perché divenisse “un museo vivo che dia lustro a Morazzone”.

Le volontà della donatrice, infatti, hanno ispirato un progetto che è andato oltre il restauro della casa, e che si è realizzato grazie a un accordo di programma firmato nel 2017 da Regione Lombardia – grazie all’allora Presidente Roberto Maroni – che ha finanziato i lavori, con il Comune di Morazzone e il Fai, e a cui in seguito si è aggiunta la Provincia di Varese, volto alla riqualificazione e alla rivitalizzazione del centro storico del paese, che come tanti in Italia soffre oggi un progressivo spopolamento e rischia di perdere, insieme ai suoi abitanti, la sua identità, la sua storia e il suo valore.

Casa Macchi aprirà regolarmente al pubblico dal 18 dicembre. Rinasce come nuovo fulcro del paese: aperta sulla piazza centrale, accanto alla Chiesa di S. Ambrogio, sarà un luogo accogliente e vivo, aperto alla piccola comunità di Morazzone (gratuitamente) e visitabile dal pubblico – da giovedì a domenica, dalle 10 alle 18 – che troverà qui l’occasione unica e imperdibile di entrare in un mondo perduto: una tipica casa di una volta, come non ce ne sono più, che a molti ricorderà la propria storia, ma che per molti – le giovani e le future generazioni – è già Storia.