«Quest’anno vedo una squadra completa, matura, una squadra con una coscienza di gruppo. Ci sono persone che sanno cosa serva per giocare qui, davanti a questo pubblico, che sanno quanto possa essere difficile e che sentono il senso di responsabilità di mostrare il meglio di loro stessi».
Parole e musica di coach Paolo Moretti, nella prima vigilia casalinga di campionato. Parole e musica “imposte” anche dai corsi e ricorsi della storia: al varco c’è Caserta, avversario che si porta dietro il ricordo di un altro esordio – la prima di serie A della stagione 2015/2016 – da cancellare a tutti i costi. In conferenza stampa l’allenatore aretino ha mostrato la volontà di scrivere una storia diversa domani sul parquet: «Pur con un paio di contrattempi (Anosike e Campani, costretti in parte a un lavoro diversificato ndr), veniamo da una settimana di lavoro che è servita a mettere a fuoco le situazioni che abbisognano di un rendimento diverso. Questo è un momento molto delicato della stagione, anche perchè dobbiamo prepararci ad affrontare il doppio impegno coppa-campionato. Ora però contano i due punti in classifica: dobbiamo avere la fermezza e la determinazione per prenderceli».
Il coach biancorosso è dovizioso di particolari nel presentare la Caserta di “Sandrokan” Dell’Agnello: «Si tratta di una squadra dal gran talento offensivo e dotata anche di una discreta profondità. Hanno un solista del calibro di Sosa, che però non oscura i compagni, ovvero lunghi molto validi e bidimensionali e italiani (Cinciarini e Giuri su tutti) importanti. La Pasta Reggia ha già buona chimica ed equilibrio e sono sicuro che farà di tutto per metterci in difficoltà». E Czyz, oggetto del desiderio estivo dei biancorossi sgraffignato proprio dai campani? «Noi ci siamo giocati con lui l’asso di coppe, Caserta quello di denari – liquida la questione Moretti – Domenica ha giocato una partita super? Non è un giocatore che scopriamo ora». Varese, dal canto suo, conterà su Anosike, già positivo contro Sassari e da coinvolgere di più in attacco: «OD è un giocatore di quantità, intelligente, capace di giocate di tocco e a suo agio in situazioni dinamiche piuttosto che statiche. Il pick and roll, però, non dipende solo da lui o da Maynor, ma è una situazione che coinvolge tutti: migliorerà con il miglioramento della conoscenza specifica tra i giocatori».