Moretti è felice, soddisfatto, ma è un perfezionista e non fa a meno di sottolineare gli errori dei suoi.«Abbiamo fatto una buona partita, il risultato è ottimo, molto più che buono, e questi sono punti fondamentali per la classifica. Però è una buona partita, non ottima, perché non abbiamo avuto la giusta attenzione in alcuni dettagli che potevano fare la differenza alla lunga. Sono contento perché la faccia dei miei giocatori è stata quella giusta, quella di una
squadra pronta che ha capito il momento e che voleva fare a tutti i costi una buona gara. C’è del rammarico per aver perso la lotta a rimbalzo e per la gestione di alcune palle determinanti, che sono importanti sempre ma in alcuni momenti ancora di più. In apertura di terzo quarto, ad esempio, abbiamo sbagliato quattro possessi in fila perdendo quattro palle in maniera inopinata. Queste pecche fanno sì che una partita che poteva essere ottima è solo buona».
Moretti si focalizza sulla prestazione di due giocatori: «Le statistiche premiano le prestazioni di Campani e di Kuksiks, però io vorrei porre l’accento sulle due guardie Wright e Wayns. Si sono sacrificati su Rosselli ed Eyenga, così come Ferrero e Kuksiks. Quella di Wayns è stata una partita strepitosa nonostante i pochi punti, si è messo a disposizione ed è importante sottolinearlo, così come fatto contro Rautins e Boatright, con alterne fortune». Ora la testa è sulla gara di mercoledì contro Gaziantep: «Ci siamo tolti un peso dallo stomaco per qualche giorno. Mi auguro che mercoledì il nostro pubblico ci omaggi della sua presenza perché la nostra stagione europea se lo merita. Affrontiamo la partita della vetrina, ce la siamo meritata e speriamo di continuare in quello che è stato un cammino positivo».
Scuro in volto l’ex Frank Vitucci: «È una sconfitta molto brutta e molto amara. L’inizio ha segnato la partita, abbiamo giocato un primo quarto molto brutto, e quando l’abbiamo recuperata non abbiamo mai preso in mano l’inerzia del gioco. Va dato atto a Varese di aver fatto una prova molto più efficace della nostra, con un ritmo partita diverso che loro hanno saputo sostenere da subito mentre noi ci siamo persi alla ricerca di una quadratura che in questo momento non abbiamo». Sui fattacci del finale, Vitucci glissa: «Ero già nel tunnel degli spogliatoi, non ho visto nulla. Capisco la rabbia dei tifosi ma non bisogna trascendere. Ognuno ha le sue colpe e deve dunque prendersi le sue responsabilità, i giocatori si auto responsabilizzino di più perché così facendo non si va da nessuna parte. La somma dei fattori in questo momento non fa il totale che dovremmo avere, però finché ci sarà speranza lotteremo, di sicuro meglio di così».