Morlacchi, emozioni dorate. «La gara più bella di sempre»

Celebriamo il trionfo del nuotatore luinese, eroe di Rio 2016

«Dedicato alla famiglia Morlacchi che l’ha cresciuto, alla famiglia Polha che lo ha accolto in acqua e alla famiglia Finp che l’ha accompagnato sul tetto del mondo. Il Progetto AcquaRio fa scuola nel mondo intero: un progetto d’oro». Prendiamo in prestito le parole dell’amico Roberto Bof per raccontare l’ennesima impresa di Federico Morlacchi, il delfino di Luino, atleta della Polha.

Nella tarda serata di domenica, Federico ci ha fatto di nuovo saltare in piedi sul divano, quando ha conquistato la sua prima medaglia d’oro olimpica della sua carriera nei 200 misti S9, la prima inoltre di questa spedizione italiana a Rio de Janeiro. A dare ulteriore valore all’oro di Federico, c’è un altro dato: la sua è la 500esima storica medaglia paralimpica dell’Italia. Bene, che spettacolo. Perché, al netto dei numeri, Federico ci ha fatto emozionare davvero. Parliamo di abilità e non di disabilità: la rimonta di Fede nella terza frazione, quella a rana, è stato di una bellezza sublime, fin dalla subacquea. Nell’ultimo tratto a stile, ha completato l’opera.

Le sue parole a bordo vasca, al termine della gara, sono di una genuinità incredibile: «É stata una faticaccia mostruosa, ma è stata una delle gare più incredibili della mia carriera. L’ultima frazione a stile l’ho sofferta tantissimo, ma mi sono divertito come non mai. Ho capito di potercela fare durante la virata rana-stile, prima dell’ultima frazione. In quel momento li ho visti tutti un po’ dietro, poi però a stile stavo morendo di fatica, pensavo di non farcela più. Invece, alla fine ce l‘ho fatta e l’ho portata a casa».

Una medaglia, la sua, che ha fatto emozionare noi ma anche il presidente del comitato paralimpico italiano Luca Pancalli, presente a bordo vasca. Federico ha chiuso la gara in 2’16’’72, stabilendo inoltre anche il nuovo record italiano in questa specialità, ed ha battuto l’ungherese Tamas Sors (2’17″33) e l’australiano Timothy Disken (2’17″72).

Il successo di Federico da Luino ha aperto la strada ad un’altra notte di successo per i colori paralimpici italiani: dopo di lui, infatti, sono arrivati due bronzi dal tennis tavolo, con Kalem Mohamed Amine e Giada Rossi. Giulia Ghiretti, in vasca, ha replicato con l’argento nei 100 rana il bronzo nei 50 farfalla. Pochi istanti prima del trionfo di Morlacchi, Roberto Airoldi ed Elisabetta Mijno avevano centrato una bellissima medaglia di bronzo nel tiro con l’arco. E non è finito: stasera Federico tornerà in vasca per i 100 stile S9, una specialità in cui è vice campione mondiale (Montreal 2015) e bi-campione europeo in carica (2014-2016). Fede dunque è pronto a regalarci l’ennesima gioia di queste Paralimpiadi.