«Morto a 25 anni per la libertà. Varese ricordi quell’eroe russo»

La proposta - Il leghista Gianmatteo Ferrari chiede l’intitolazione di una via

Morire per la libertà e per la Patria. In un mondo in cui la libertà sembra una cosa scontata, e invece non ci rendiamo conto di quanto sia facile rischiare di perderla.
E in cui la parola Patria appare vecchia e desueta, un ricordo sbiadito di altri tempi.
Eppure, mentre l’Occidente in crisi, ma ancora saturo di consumismo, ignora o finge di ignorare quello che accade non troppo lontano dal nostro continente, c’è chi versa il proprio sangue in nome di questi ideali.

Il nome di , a Varese, quasi nessuno l’avrà sentito. E in pochi conoscono la sua storia, nonostante sia recente. Prokhorenko è il giovane militare russo di 25 anni, caduto in battaglia dopo avere dato la propria posizione ordinando il bombardamento, pur di non cadere vivo nelle mani dell’Isis e colpire così i terroristi.
Un esempio per chi ha a cuore la libertà dell’Europa e dell’Occidente.
A voler perpetuare il ricordo di questo giovanissimo eroe è detto Teo, candidato in consiglio comunale per la Lega Nord, e vicepresidente dell’associazione Lombardia-Russia, da anni attivo sul territorio lombardo con iniziative culturali, e non solo, per creare sinergia tra la nostra regione e la Russia.
«Proporrò che sia intitolata una via, una piazza o parco ad Alexander ‪Prokhorenko‬, il giovane eroe russo di 25 anni morto in Siria a Palmira mentre combatteva contro i terroristi dell’Isis anche per difendere noi e la nostra libertà» dichiara Ferrari.
«Questo gesto spero che serva, oltre a voler rendere omaggio a chi ha perso la vita per una nobile causa, a far interrogare le persone su quanto sta accadendo in Siria e ad informarsi in maniera seria ed obiettiva su quanto succede in nazioni che non sono poi così lontane dai nostri confini».
Ferrari ha messo la proposta di intitolazione tra i punti del suo “programmino” elettorale, che ogni candidato al consiglio comunale presenta agli elettori.
Lo scopo non è, come sarebbe facile pensare, quello di farsi propaganda e “segnare” il territorio, come spesso accade con le intitolazioni. Quest’ultimo è infatti un modo per far vivere il ricordo dell’eroe.
«La mia proposta serve per far conoscere ai varesini questa figura – spiega Ferrari – quella di un giovane eroe che ha dato la vita anche per noi. Se non ci fosse la Russia in campo a combattere contro l’Isis, a cercare di fermare l’avanzata dello Stato islamico, sarebbe molto più facile per loro cercare di arrivare in Europa, come già stanno facendo con gli attentati terroristici. Ricordare la figura di Prokhorenko è quindi importante per dargli il giusto tributo, ma anche per far conoscere ai varesini cosa sta accadendo in Siria».
La notizia della proposta di Ferrari ha fatto presto il giro del mondo, ovviamente venendo ripresa dai media russi. Ieri è stato infatti anche intervistato da una delle principali televisioni russe.
A Varese, per il momento, se ne parla poco. Ma in questa campagna elettorale, parlare anche di quello che accade a livello mondiale, è più necessario di quello che in un primo momento potrebbe sembrare.