GALLARATE «Istituire tavoli provinciali di confronto con le associazioni per favorire una più stretta collaborazione fra operatori ed enti locali». Con questa proposta Nicola Mucci, candidato alle elezioni regionali con Movimento Lombardia civica, cerca di intercettare il consenso di chi opera nel campo della cultura. Definita, in una nota, come «lo spirito di un popolo», elemento capace di «determinarne l’identità». Senza la quale «è impossibile immaginare un progresso sociale armonico che abbia una visione di lunga durata», specialmente «in un periodo nel quale i fatto economici sono determinanti per le scelte che una buona politica deve attuare».
E per dimostrare, nei fatti, la sua attenzione ai temi della cultura, Mucci ricorda che «nell’arco decennale del mio mandato come sindaco di Gallarate ho promosso e dato vita, nonostante le tante difficoltà, ad iniziative degne di nota, come il nuovo museo di arte contemporanea Maga».
L’ex primo cittadino non cita i due teatri riaperti alla fine del primo mandato, il Popolo e il Condominio, e affidati ad una fondazione. Ma forse perché così dovrebbe ricordare che dopo cinque anni questo ente aveva accumulato un buco di bilancio di oltre 1 milione di euro, che ha portato il consiglio di amministrazione
a votare per lo scioglimento. Non che, sotto questo profilo, le cose siano andate meglio al Maga che ha accumulato un disavanzo di 593mila euro tra il marzo ed il dicembre del 2010. Ma a quella data Mucci aveva già lasciato il ruolo di sindaco per accettare l’incarico di direttore generale dell’Asl di Sondrio. R. Sap.
b.melazzini
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