Multe e disagi al Del Ponte Scatta l’allarme parcheggi

VARESE Ponte del Sorriso verso la svolta ma, per pazienti, parenti e personale, il rischio è che, ai disagi di un cantiere aperto a due passi da ambulatori e sale parto, si sommino quelli legati alla sempre più pesante assenza di posti auto.I medici non nascondono la preoccupazione e, dopo mesi di “prima linea” silenziosa, escono allo scoperto per chiedere interventi-tampone urgenti in vista della prossima demolizione del Padiglione Vedani.«Non è facile lavorare con il trapano nelle orecchie ma, fino a oggi, il personale medico e infermieristico si è impegnato tantissimo per far fronte alle difficoltà» spiega Massimo Agosti, primario reparto di terapia intensiva neonatale e capo del dipartimento materno-infantile di piazza Biroldi.«Lo abbiamo fatto perché pensiamo, e ci contiamo, che le cose vadano avanti bene» prosegue il clinico, che non cela i timori in vista del settembre. Quando la mancanza di parcheggi rischia di assumere proporzioni “acute”.Conferma il primario del reparto di ginecologia e ostetricia B, Roberto Puricelli: «I medici, così come il personale infermieristico, si sottopongono a turni più che massacranti per far fronte alla situazione ma abbiamo un problema di carenza di posti auto che continuiamo a denunciare e che peggiorerà ulteriormente quando verrà abbattuto il Padiglione Vedani, dato che verranno a mancare gli stalli disponibili sul retro».Insomma, tutti d’accordo: «Sarà un settembre duro».«Ho sollevato la questione parcheggi sin dal primo giorno in cui sono andato al Del Ponte. Anzi, addirittura prima, quando ero ancora al Circolo. Mi

fu detto: “Faremo qualcosa assieme al Comune”. Ebbene, correva l’anno 2002. Ora mi aspetto che qualcosa venga fatta al più presto» prosegue Agosti.«Tanto più che, nella zona, i margini di tolleranza sono molto bassi e, nonostante ci si trovi in presenza di un ospedale, con tutto il relativo viavai di malati e parenti, non ci vengono risparmiate le multe».La sopportazione, dicono i medici, è sempre stata alta ma adesso è opportuno che qualcuno intervenga: «Non è civile immaginare un posto come il Del Ponte senza i parcheggi, non è accettabile che una struttura sanitaria punti all’eccellenza senza le adeguate infrastrutture di supporto». La questione è nota a Villa Tamagno e al direttore generale Walter Bergamaschi: il manager, però, il 31 agosto dovrà passare il testimone a Callisto Bravi. E sarà sulle spalle del dirigente in arrivo dal Sacco di Milano che si rovescerà l’emergenza.I clinici, in vista dell’abbattimento del Vedani e in attesa della futura costruzione del multipiano di Villa Augusta (180 posti per tre milioni e 200 mila euro), chiedono un provvedimento-tampone per salvaguardare l’attività del più grosso ospedale materno-infantile della provincia (la media è di 3.500 nascite all’anno, e il 2012 ha un trend in crescita).«Ci mettano una pezza, ci diano una mano, trovino un’area di sollievo o attivino una navetta dal Circolo» suggerisce Agosti. Altrimenti, aggiunge Puricelli, «tanti disagi potrebbero costringere la gente a fare scelte diverse rispetto a quelle preventivate». La palla è già nel campo del Comune.

s.bartolini

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