17 Lug 2025
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Addio a Samuele Privitera: il ciclismo piange una giovane promessa
È morto nella serata di ieri Samuele Privitera, 19enne ciclista originario di Imperia, vittima di un grave incidente durante la prima tappa del Giro della Valle d’Aosta. L’incidente si è verificato nel comune di Pontey, in discesa, dove il giovane atleta è stato probabilmente sbalzato dopo l’impatto con un dosso stradale. Caduto rovinosamente, ha perso il casco e ha sbattuto violentemente la testa contro un cancello, riportando un gravissimo trauma cranico.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Umberto Parini di Aosta, le sue condizioni erano apparse da subito critiche. Nonostante i tentativi dei medici, Samuele non ce l’ha fatta.
Un dolore profondo nel mondo del ciclismo
“Questa vicenda ci provoca un dolore enorme, mai avrei pensato a una tragedia di questo tipo”, ha commentato Riccardo Moret, patron del Giro della Valle d’Aosta. “La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire ed è al vaglio delle autorità di pubblica sicurezza”, fanno sapere anche gli organizzatori della corsa. Il verbale dell’accaduto sarà trasmesso alla polizia e all’Unione Ciclistica Internazionale (UCI).
Una carriera interrotta troppo presto
Samuele correva per il team Hagens Berman Jayco, squadra statunitense di sviluppo con una forte presenza nel ciclismo giovanile internazionale. Era considerato una promessa del ciclismo under 23, e stava partecipando alla sua prima esperienza nel cosiddetto “Petit Tour”, una delle corse più selettive e prestigiose della categoria, con i suoi 500 chilometri e 12.000 metri di dislivello, distribuiti tra Francia e Italia.
Stop alla corsa e momento di raccoglimento
In segno di lutto, il comitato organizzatore ha annullato la seconda tappa prevista oggi, giovedì 17 luglio, a Passy. La corsa riprenderà venerdì 18 con la tappa Pré Saint Didier – Colle del Gran San Bernardo, anticipata da un momento di raccoglimento per onorare la memoria del giovane corridore.
Una vita spezzata nel sogno di una salita
Samuele Privitera se n’è andato mentre inseguiva il suo sogno in sella alla bicicletta, come fanno ogni giorno migliaia di giovani atleti. Una tragedia che colpisce non solo il mondo del ciclismo, ma chiunque riconosca nel coraggio e nella passione dei ragazzi come lui qualcosa di straordinariamente umano.
