Muratore con la figlia malata Ruba un giubbotto: rilasciato

VARESE Muratore in difficoltà e con una figlia malata tenta di rubare un giubbotto da Coin: fermato dalla polizia. Ieri mattina l’udienza di convalida: il giudice ha scarcerato l’uomo accusato di tentata rapina impropria per aver spintonato uno degli addetti alla sicurezza dell’esercizio commerciale.
Il fatto risale all’altro ieri pomeriggio. Il muratore, 42 anni di Varese, vive una difficile situazione familiare: il lavoro scarseggia e una delle sue due bimbe necessita di cure in quanto affetta da sclerosi multipla.

L’altro pomeriggio il muratore avrebbe ceduto alla disperazione alzando il gomito, poi, entrato da Coin ha tentato di rubare un giubbotto da uomo che evidentemente non si poteva permettere. Nel parapiglia alimentato dal’alcol ha spinto uno degli addetti alla sicurezza nel tentativo di fuggire. Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto rimettendo in libertà l’uomo tra l’altro incensurato. Non erano affatto incensurate, invece, le cinque persone fermate ieri notte da una volante della questura mentre a bordo di un’auto percorrevano viale Europa. I cinque, due marocchini di 31 e 24 anni, un romeno di 25 anni e due italiani, un uomo di 55 e una donna di 53 anni, tutti residenti nell’Altomilanese, erano tutti soggetti noti.
In particolare i due anziani del gruppo risultavano avere parecchi precedenti per reati contro il patrimonio (tra furti e rapine); i cinque, inoltre, ascoltati separatamente, hanno dato versioni completamente discordanti per giustificare la loro presenza a Varese. Perquisendo l’auto, infine, gli agenti hanno trovato un vero arsenale da scasso tra leve di ogni genere e fattura e cacciaviti di varia faggio. Il kit del perfetto ladro: i cinque sono stati tutti denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. S. Car

s.bartolini

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