Sono in corso i provini per designare il cast dello spettacolo di apertura, e qualche piccola variazione nel cartellone è ancora possibile, ma in linea di massima il programma del teatro Sociale di Busto.
Stilato in base alle indicazioni e ai gusti del pubblico, e con l’intento di coinvolgere tutte le generazioni di potenziali spettatori, il calendario alterna produzioni interne a serate con compagnie nazionali e internazionali.
La storica sala di piazza Plebiscito alzerà il sipario il 28 novembre con la commedia “Gallina vecchia”, del drammaturgo fiorentino Augusto Novelli, interpretata dagli attori del Sociale.
Protagonista del testo – definito dalla critica «un ritratto sapido di un’Italietta di provincia, tutta pettegolezzi, intrighi, ipocrisie e manie morbose» – è la bottegaia Nunziata, che nel momento del passaggio dalla maturità alla vecchiaia si lascia tentare da un’ultima avventura amorosa.
Si prosegue, il 21 dicembre, con quello che è diventato un immancabile appuntamento natalizio, quello con il balletto di Mosca; in scena quest’anno “La bella addormentata nel bosco”, su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con le coreografie di Marius Petipa.
Un evento molto atteso, come confermano gli organizzatori: le prevendite non sono ancora aperte, ma esiste già una lista di richieste di prenotazione per le due repliche, alle 18 e alle 21. Luogo dove non ci si dimentica della missione civile della drammaturgia, il Sociale proporrà per la giornata della memoria, il 27 gennaio, “16 ottobre 1943, ore 5.15”, ricostruzione del rastrellamento del ghetto di Roma, firmata dalla regista Delia Cajelli – direttrice artistica della sala – che vedrà impegnati tutti gli attori del teatro, dai giovanissimi allievi ai professionisti.
Ampio spazio verrà poi dato alla musica, con incursioni in tutti i generi, dal pop alla lirica. Nel mese di febbraio sul palcoscenico Gianni Pettenati e la sua band, con un omaggio a Luigi Tenco intitolato “Ragazzo mio, un giorno ti diranno…”.
Il Teatro dell’Opera di Milano, ospite fisso della sala bustese, presenterà, il mese successivo, una lettura innovativa de “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini, per la regia di Mario Riccardo Migliara. Ad aprile sarà invece la volta del musical, con la compagnia di Corrado Abbati impegnata in un classico amatissimo: “Cantando sotto la pioggia”.
Riflettori puntati, a maggio, sugli allievi dei due corsi di recitazione attivi presso il teatro. I bambini iscritti a “Attori in erba” si esibiranno in “Storie di gatti, cani, gabbiani, topi e…poeti”, una storia scritta da Delia Cajelli a partire dai racconti “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” e “Storia del gatto e del topo che diventò suo amico” di Luis Sepulveda.
Un’occasione dedicata ai più piccoli, che potranno approfondire, in maniera divertente, temi quali l’amicizia, la solidarietà e l’attenzione all’ambiente. I partecipanti al progetto triennale “Chi è di scena? Il pubblico”, sostenuto dalla Fondazione Cariplo di Milano, proporranno infine la tragedia “La figlia di Jorio”, di Gabriele d’Annunzio, nell’ambito dell’omaggio che la città ha reso al Vate, nel centocinquantesimo anniversario dalla nascita.
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