«Nadarevic non meritava catene Juan Antonio non è il suo sostituto»

VARESE Prima regola del calcio: mai affezionarsi ai giocatori, che poi si resta male. In un mondo di porte girevoli, succede che le cose cambiano in un attimo: nel giro di un giorno, il Varese che c’era non c’è più perché cambiano le facce e i nomi. La notizia della partenza di Nadarevic, del suo volo meraviglioso dall’Interregionale dove Sogliano l’aveva pescato alla serie A dove approderà in queste ore, ha violentato le ultime ore di

ogni tifoso varesino. Nessuno se l’aspettava, nessuno sa se esserne contento o meno. Se conosciamo un po’ Mauro Milanese, siamo però certi di una cosa: il più combattuto di tutti, tra la gioia per un sogno realizzato e la tristezza per un figlio che parte, è lui. «Sono ancora a Genova – dice – e dobbiamo ancora definire gli ultimi dettagli per la vendita di Nada: siamo d’accordo su tutto, dobbiamo solo mettere per iscritto ogni cosa».

Onesti e corretti, noi
Lo stato d’animo di Milanese e difficile da decifrare, probabilmente anche per lui: «Siamo tutti contenti per il ragazzo e siamo orgogliosi che ancora una volta il Varese si sia dimostrato un trampolino di lancio perfetto per spiccare il volo. Nada è da serie A, l’ho sempre pensato: evidentemente non ero l’unico».
Abilità nello scovare i talenti nascosti, bravura nel farli crescere, onestà nel lasciarli andare: «Da questa operazione – dice Milanese – il Varese non guadagna cifre astronomiche: il contratto del giocatore sarebbe scaduto tra quindici giorni e a giugno se ne sarebbe andato a parametro zero. Noi non abbiamo forzato la mano e abbiamo permesso a Nada di andare in A: abbiamo sempre fatto così, con tutti. E vorrei che questa trasparenza e questa onestà vengano riconosciute al Varese: perché non sempre gli altri sono stati altrettanto trasparenti con noi».

La partenza di Nadarevic apre però un buco. «Dovremo sostituirlo perché Nada era un giocatore importante: il mercato in entrata, però, non ci ha mai spaventato e mai ci spaventerà. Speriamo di essere bravi e fortunati: anche questa volta».

Troest? Decida lui
E allora proviamo a fare qualche nome: possibile l’arrivo a Varese del forte Matteo Di Piazza, il Nadarevic della Pro Vercelli?
«Ogni giorno – glissa Milanese – il mercato riserva sorprese e nomi nuovi: è sbagliato affrettarsi e prendere il primo giocatore che passa, perché così facendo si perderebbero occasioni importanti. Non abbiamo ancora ufficializzato la partenza di Nadarevic, prima di avere il suo sostituto ci vorrà qualche giorno».
Situazione Juan Antonio: «È una trattativa che stiamo portando avanti, ma in ogni caso non sarebbe lui il sostituto di Nadarevic: Juan Antonio è il classico 10, il trequartista da mettere dietro le punte che può giocare da esterno solo in una squadra iper offensiva».
Troest partirà? «Perché non lo domandate a lui? Ha un paio di offerte, di cui una seria e concreta come quella del Livorno: sta al giocatore decidere cosa fare. Se andrà via, ne prenderemo un altro». E quell’altro, potrebbe essere l’interista Bianchetti? «Purtroppo la strada che porta a Bianchetti si è molto raffreddata, perché si è inserita una società che rileverebbe l’intero cartellino dall’Inter».

Francesco Caielli

a.confalonieri

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