Napoli, 13 giu. (Apcom) – Tutela della libertà e del pluralismo
dell’informazione come valore cardine di tutti i Paesi dell’Ue e
sviluppo dell’integrazione dell’Europa senza che i governi
nazionali la usino come “capro espiatorio” per non prendersi
responsabilità su decisioni delicate. Da Napoli il presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano rivolge un invito chiaro a
rispettare i principi “liberali e democratici” su cui si fonda
l’architrave stessa dell’Ue. Il presidente chiude un vertice
informale di due giorni durante il quale insieme ai capi di Stato
di Austria, Ungheria, Portogallo e Germania, ha tratto le
conseguenze del voto europeo della scorsa settimana.
Fa un discorso sull’Europa ma parla anche all’Italia Napolitano
quando individua in calo dell’affluenza ai seggi e in crescita
dei partiti e dei movimenti euroscettici i motivi di
“preoccupazione” emersi dall’ultima tornata elettorale. C’è
innanzitutto “l’esigenza di una comunicazione più intensa, seria
ed onesta” rispetto a ciò che succede in Europa e alle sfide per
le quali l’Ue ha le risposte. Del resto, osserva Napolitano, la
stessa campagna elettorale e il successivo voto, sono stati più
“un test politico interno” per i governi nazionali che
un’occasione per approfondire le tematiche europee.
Non è tenero Napolitano quando osserva che gli stessi governi nazionali spesso rappresentano le istituzioni europee come “un capro espiatorio” spiegando “decisioni delicate come frutto dell’infame Commissione di Bruxelles, questo è un elemento di distorsione seria perché i governi non si prendono le proprie responsabilità”. Da dove si può ripartire, dunque? “C’è bisogno di una nuova motivazione e di una nuova visione del progetto di integrazione Ue” sottolinea Napolitano d’accordo con gli altri quattro capi di Stato. L’Europa “potrà evitare il declino e la marginalizzazione in un mondo completamente cambiato e nel quale l’asse delle relazioni internazionali si è spostato solo se agirà di comune
accordo”. Il primo banco di prova anche molto urgente è la crisi economica alla quale si potranno dare le risposte giuste se queste saranno congiunte e unitarie. Certo, l’Europa non può perdere la sua anima che si basa anche sul rispetto di alcuni principi liberali e democratici come la libertà e il pluralismo dell’informazione. Napolitano spiega di non poter entrare nel merito “di come questi principi vengono applicati” in Italia o in altri Paesi, ma “la loro importanza è fondamentale e non si possono avere dubbi”. Il capo dello Stato è peraltro fiducioso “nell’attaccamento dei nostri popoli e delle nostre opinioni pubbliche a questi principi”.
Vep/Ral
MAZ
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