Il nuovo corso del teatro Sociale di Busto Arsizio si riassume, in maniera sintetica ma senza connotazioni negative, nella sua trasformazione in una “azienda di produzione di cultura”.
La conferenza stampa convocata ieri mattina è servita per presentare la rinnovata gestione della sala di piazza Plebiscito e introdurre le linee guida dei prossimi mesi.
Come è noto, la “Fondazione Comunitaria del Varesotto” ha rilevato il 90% delle quote della Srl “Il Teatro Sociale” – per una cifra che si aggira intorno al milione di euro – trasformandola in una impresa sociale senza scopo di lucro.
«L’operazione – ha spiegato Luca Galli, presidente della Fondazione e della nuova società – è stata pensata come regalo alla città e al territorio, un modo per rendere più fruibile questa struttura e valorizzarla, avvicinando le persone alla cultura».
La partnership tra la Fondazione e il Sociale non è una novità; la collaborazione era iniziata quindici anni fa, soprattutto per i corsi di recitazione. Adesso l’idea è quella di potenziare il palinsesto, arricchire l’offerta e attrarre altre realtà che potranno lavorare negli spazi del teatro, proseguendo con rigore la gestione fin qui portata avanti.
Il sindaco Gigi Farioli ha espresso «gioia e gratitudine» per l’ingresso della Fondazione, che ha premiato gli sforzi compiuti in questi anni da Delia Cajelli, direttrice artistica del Sociale e dimostrato come «investire in cultura non sia stato vano».
«Questo è il primo passo – la sua conclusione – troveremo altre convenzioni e non è escluso che in futuro l’amministrazione comunale possa dare ulteriore linfa all’impresa».
Entrando nel merito della programmazione, già fissata fino a dicembre 2015, il Sociale ha confermato la scelta di dare spazio alla prosa ma anche alla musica e alla danza, e ha sottolineato la volontà di dare visibilità alle realtà locali che hanno dimostrato di possedere talento e professionalità.
Sono tre al momento i partner selezionati. In primo luogo il coro e l’orchestra sinfonica “Amadeus” di Rescaldina, diretti dal maestro Marco Raimondi, che hanno scelto gli spazi del teatro come una delle loro sedi operative, e che inaugureranno la stagione, il 10 ottobre, con un concerto intitolato “Opera Higlight. La grande musica nelle colonne sonore”.
Poi il “Centro Arte Danza” di Olgiate Olona, che sta preparando uno spettacolo natalizio e si occuperà di una rassegna di balletto, coinvolgendo insegnanti e allievi del territorio, con un premio dedicato alla memoria di Luisa Mancinelli, responsabile di una storica scuola cittadina. Infine l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, che svilupperà diverse attività legate alla formazione e alla cultura audiovisiva.
Oltre a opere di grandi autori, da “La metamorfosi” di Franz Kafka a “Re Lear” di William Shakespeare, da “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello a “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, il cartellone propone, tra gli altri, il consueto appuntamento che celebra la “Giornata della memoria”, rappresentazioni per i bambini e i ragazzi, e uno spettacolo, “La luce nascosta”, che punta alla riscoperta dell’energia spirituale e prevede la partecipazione attiva del pubblico.
Un ritorno a casa infine per Marina De Juli, attrice e cantante che ha debuttato sul palcoscenico del Sociale per poi esibirsi accanto a Dario Fo e Franca Rame. La De Juli sarà protagonista di “…Per ora rimando il suicidio. Omaggio a Fo, Jannacci e Gaber”.
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