GALLARATE Azienda sconosciuta al fisco scoperta dalla guardia di finanza: chiesto il sequestro preventivo per tutti i beni riconducibili alla Te.Co srl di via Monterosso a Gallarate.
Si tratta di una maglieria distributrice di una notissima griffe, la Glenfield, che da un anno almeno aveva omesso di presentare qualunque genere di dichiarazione fiscale su un imponibile ingentissimo e accertato intorno ai 6 milioni di euro. A questa maxi evasione si aggiungono i 160 mila di IVA non versati, con danni pesantissimi per l’erario. Di qui la richiesta di sequestro preventivo dei beni nelle disponibilità della ditta per cercare di riparare, almeno in parte, quanto defraudato allo Stato italiano.
Il blitz delle Fiamme Gialle gallaratesi, guidate dal capitano Paolo Pettine, coordinato dal colonnello Antonio Morelli, è scattato ieri: l’indagine, però, non sarebbe affatto chiusa. L’evasione scoperta a Gallarate potrebbe essere soltanto la punta dell’iceberg, tanto che gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sugli ulteriori accertamenti in corso.
Ad oggi il numero degli iscritti nel registro degli indagati conta una sola unità: ad essere deferito all’autorità giudiziaria (resta comunque a piede libero) sarebbe l’amministratore pro tempore della Te.Co srl, considerato però dagli inquirenti poco più di un prestanome. Una testa di legno messo al posto giusto da chi, invece, il denaro, le grosse cifre, se l’è intascato davvero.
La Te.Co srl sino al giugno 2011 aveva sede a Cardano al Campo, poi lo spostamento a Gallarate in un’anonima palazzina di periferia. Quindi la scomparsa ai danni del fisco dell’impresa: le violazioni constatate dai militari della guardia di finanza riguardano l’omessa presentazione della dichiarazione annuale dei redditi, per l’esercizio compreso tra il primo agosto 2009 e il 31 luglio 2010, e quella dell’imposta sul valore aggiunto, per gli anni 2009 e 2010.
In sintesi l’azienda, presente nel Gallaratese da soli tre anni anche se nel 2007 ha ereditato da altre società una rete di vendita ben ramificata sul territorio nazionale (il marchio Glenfield conterebbe una quarantina di esercizi commerciali in franchising in tutta Italia), si è limitata a non dichiarare mai nulla di quanto dovuto al fisco.
La Finanza, attraverso una serie di controlli incrociati, ha individuato l’anomalia intervenendo. Sono al momento in corso accertamenti sulla documentazione contabile rinvenuta durante l’operazione per accertare la presenza di altri eventuali reati fiscali o di natura finanziaria. Le indagini, insomma, non sono chiuse.
Simona Carnaghi
s.affolti
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