Reggio Calabria, 6 gen. (Apcom) – Primi segnali di un’ennesima
guerra tra Procure in Calabria. La Procura di Catanzaro non è stata invitata al super vertice che domani il Ministro dell’Interno Roberto Maroni ed il Ministro della giustizia Angelino Alfano presiederanno a Reggio Calabria, con magistrati e forze di polizia per fare il punto sulle indagini, sulla sicurezza e sulla situazione globale dell’ordine pubblico e della lotta alla criminalità in Calabria, dopo il grave attentato che domenica mattina ha colpito il palazzo della Procura Generale della città dello stretto.
Da fonti vicine ai vertici della procura catanzarese, Apcom apprende l’esistenza di un forte e crescente “malumore” per la mancata convocazione. Ciò dipende anche dal fatto che in seconda battuta, quindi dopo la primissima fase, le indagini sull’attentato alla Procura generale di Reggio Calabria dovrebbero spettare ai colleghi di Catanzaro, come prevede l’articolo 11 del Codice Penale, proprio perché coinvolgerebbe magistrati del distretto giudiziario reggino.
Finora le indagini, sono state condotte, in questa prima fase, dalla Procura reggina che ha creato anche un pool guidato dal Procuratore capo Giuseppe Pignatone e dai sostituti Tripodi e Lombardo, adducendo il motivo che l’attentato non è rivolto contro specifici magistrati ma contro le istituzioni in generale. Un escamotage giudiziario, in pratica, per trattenere ancora il fascicolo a Reggio Calabria.
fmc
© riproduzione riservata