SARONNO Manifesti, eventi in piazza, santini e francobolli: sono queste le principali voci di spesa indicate dai candidati sindaco e dai partiti che parteciperanno alla prossima tornata elettorale. Nelle ultime ore i bilanci preventivi delle diverse liste sono stati pubblicati sul sito internet comunale. Si parte da Unione Italiana che per l’aspirante sindaco Pierluigi Gilli prevede spese per 15.500. «Sono adeguate – spiega – allo sforzo in più necessario per far conoscere un simbolo nuovo, che si presenta per la prima volta in città. Anche se in realtà il grosso è fatto dai candidati e da molti amici che, volontariamente e con generosità, si prestano ad ogni attività». Decisamente più modesto il budget di Angelo Proserpio che ha previsto costi per 5.800 euro: «È la stessa cifra dell’anno scorso – conferma – personalmente non credo molto nel valore dei manifesti, anche perché molti sono già stati strappati. La nostra strategia elettorale si basa molto di più sull’entusiasmo dei giovani e sulla capacità dei candidati di far parlare di sé». Otto mila euro è il previsionale di Michele Marzorati: «Sono fondi che ho deciso di destinare alla realizzazione di manifesti e materiale informativo. Vorrei che la campagna elettorale fosse rispettosa del mio stile quindi niente di eccessivo e faraonico anche per il momento decisamente difficile che si sta vivendo la nostra realtà». Considerevoli anche le somme preventivate dalle liste della coalizione di centrodestra che sostiene Marzorati: 13.100 euro per il Pdl, 5 mila euro di Saronno Si-cura, 5
mila per la lista civica di Castelli “Dai più forza all’Italia” 4 mila euro per la Lega Nord e 3.500 euro per l’Udc. Campione in termini di parsimonia Sergio Giannoni che ha previsto un budget di 500 euro: «Qualche manifesto e i santini non credo servano molto altro per fare campagna elettorale: l’essenziale è il contatto con la gente e quello non costa nulla». Decisamente contenute anche le spese nel centrosinistra a dare il buon esempio è il candidato sindaco Luciano Porro che non ha previsto spese personali: «I costi vivi incomprimibili sono sostenuti dal Pd e dalle altre liste che mi sostengono ma anche quest’anno abbiamo scelto una campagna elettorale che punta alla sobrietà». Ridotte all’osso le previsioni di spesa: 6.600 euro per il Pd, 1.200 euro per la Sinistra Saronnese, 800 euro per i socialisti e 700 euro Italia dei valori. «Abbiamo puntato sul volontariato – conclude Porro – c’è chi realizza gratuitamente grafica e contenuti del materiale informativo chi mette la propria esperienza al servizio del gruppo. Sono tempi difficili e gestire la cosa in economia ci è parsa una scelta vincente». Peraltro tiene a precisare: «Vorrei smentire voci che circolano in città su di me e sugli assessori che avevo scelto quando sono stato eletto. Contrariamente a quanto sostiene qualcuno, non abbiamo mai percepito alcuna indennità ed anzi mi riservo di querelare le persone che tentano di gettare ombre sulla mia integrità personale, qualora mi fosse possibile accertare la loro precisa identità». Sara Giudici
s.bartolini
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