Nella macelleria di Tonino la qualità sconfigge la crisi

La resistenza dei piccoli negozi contro la crisi e l’asfissia provocata dalla grande distribuzione ha una cellula combattente a colpi di qualità e gentilezza: è la macelleria di , per tutti (a cominciare dall’insegna del negozio) Tonino, istituzione del quartiere di Sant’Ambrogio.

Entrarci è un’esperienza che coinvolge i cinque sensi: varchi la soglia e vieni inebriato dal profumo dei salumi, della carne fresca e delle creazioni culinarie di Claudio, suo storico collaboratore; poi sei catturato dall’ordine della graziosa vetrina, un richiamo visivo che mette a dura prova le resistenze dei golosi; infine Tonino ti accoglie con un sorriso e con una cordialità difficile da trovare in un anonimo supermercato, non mancando mai, tra l’altro, di deliziarti con un assaggio che inevitabilmente stuzzica l’appetito.

Qualità, gentilezza, sorrisi: in una sola parola passione. L’unica vera arma da sfoderare per competere contro i giganti: «Siamo aperti dal 1987 – racconta Tonino – oggi per sopravvivere devi puntare su quegli aspetti che un avventore sa di poter trovare solo nel tuo negozio».

Prodotti buoni, certamente, ma si deve andare oltre: «Cerchiamo di far passare il messaggio che da noi il cliente non è un numero: ci sta quindi la battuta, il consiglio culinario, l’ascolto delle sue esigenze particolari. Ogni giorno l’obiettivo è quello di trasmettere la passione che ho nel mio lavoro».

Un compito che non si esaurisce solo fra le quattro mura dell’esercizio di piazza Milite ignoto, declinandosi anche nell’organizzazione di gite e serate: «Almeno due volte all’anno – continua il titolare della macelleria – riesco a riempire un pullman con paesani ed amici per visitare i nostri fornitori. Siamo andati ad Asti, poi a Piacenza: sono tutte piccole aziende con cui c’è un rapporto diretto, personale. È importante che i clienti si rendano conto con i loro occhi della provenienza dei prodotti che vendiamo». Bisogna poi sfatare un mito consolidato nella maggioranza delle persone: i “negozietti” sono più cari dei supermercati.

È vero che la qualità si paga, ma a volte molto meno di quello che sembra: «Al supermarket compri una confezioni di salumi e ti sembra costi poco – spiega Tonino – Poi vai a vedere il prezzo al chilo e capisci che non c’è differenza con quello che spenderesti in una macelleria di paese. L’unico vero cambiamento sta nella qualità». In quasi trent’anni di attività non sono mancati i momenti duri, quelli in cui dubbi e domande ti invadono l’anima in cerca di risposte.

Rovello ne ha sempre conosciuta una: la professionalità. «Quando le cose non vanno si può far ricorso solamente a quella ed all’aiuto di chi ti sta vicino». Che poi sono gli altri commercianti del quartiere, una rete non solo di colleghi ma anche di amici. C’è la piccola filiale della banca, la cooperativa, l’estetista, il ristorante: tutti insieme ci si consiglia, si fa squadra, si resiste a chi è più grande.

L’altro ieri Antonio ha compiuto 51 anni. Con i suoi amici ha organizzato un pranzo con 35 invitati. Inutile chiedergli quanto fosse buona la carne: l’ha portata lui.

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