Nessun pericolo a Bregazzana: falso allarme per la pianta “killer”

Il Parco Campo dei Fiori chiarisce: non si tratta del Panace di Mantegazza, ma di una specie innocua e autoctona

BREGAZZANA (VA) – L’allerta per la presunta presenza nei pressi di Bregazzana dell’Heracleum mantegazzianum, meglio noto come Panace di Mantegazza, si è rivelata infondata. Lo ha comunicato ufficialmente il Parco Regionale Campo dei Fiori, dopo un’accurata verifica tecnica condotta sul territorio a seguito di alcune segnalazioni comparse su social e portali naturalistici.

La pianta sospetta è risultata essere un esemplare del tutto innocuo di Heracleum sphondylium, comunemente chiamato panace comune o spondilio, una varietà autoctona, diffusa nel territorio prealpino e priva di pericoli per la salute umana o per l’ambiente.

Panace comune, non “di Mantegazza”

A differenza della temuta “cugina” esotica, responsabile di gravi irritazioni cutanee e soggetta a piani di contenimento in diverse regioni italiane, l’Heracleum sphondylium si distingue per:

  • Dimensioni ridotte
  • Foglie meno incise
  • Preferenza per quote inferiori (rispetto agli oltre 1500 m del Panace di Mantegazza)

Le Guardie Ecologiche Volontarie e i tecnici del Parco hanno condotto sul campo sopralluoghi e confronti morfologici, fugando ogni dubbio e escludendo l’attivazione di qualsiasi misura di emergenza o contenimento.

Nessun allarme, ma attenzione sì

«Non ci sono piante pericolose nei pressi di Bregazzana», rassicura il Parco. Tuttavia, l’ente invita a mantenere alta la soglia di attenzione, soprattutto per quanto riguarda specie aliene invasive che possono alterare gli equilibri naturali delle aree protette.

«Ogni segnalazione è utile», precisano dal Parco, «purché accompagnata da foto chiare e, se possibile, da coordinate GPS. Questo ci permette una verifica rapida e accurata».

Il monitoraggio proseguirà anche nei mesi estivi, quando l’escursionismo è più attivo e il rischio di confusione tra le specie botaniche può aumentare.

Un consiglio sempre valido

Per gli amanti della natura, il Parco ribadisce una regola di base: non toccare a mani nude piante sconosciute, anche se sembrano innocue. Un principio di prudenza e buon senso che resta il modo più semplice per evitare spiacevoli reazioni cutanee e – come in questo caso – inutili allarmismi.