VARESE Assolto con formula piena perché il fatto non sussiste: alle 20 di ieri i giudici del tribunale di Varese hanno decretato l’innocenza di Maurizio Carlesso, il giovane accusato di aver fatto ubriacare e poi di aver abusato di un ragazzo minorenne all’epoca dei fatti.
«E’ la fine di un incubo – commenta Fulvio Dagnoni, difensore di Carlesso – Inutile dire che siamo molto soddisfatti della sentenza: evidentemente i giudici hanno tenuto conto delle argomentazioni a difesa. Ribadisco: per il mio assistito è la fine di un incubo, questi anni sono stati pesanti per il mio assistito e anche per me dal punto di vista professionale. Ho da subito creduto all’innocenza del giovane. Siamo felici che i giudici abbiano accertato la verità dei fatti dichiarando che non ci fu mai alcun abuso a carico della controparte».
La vicenda aveva avuto inizio nel 2007 quando il minorenne, dopo un’assenza di tre settimane da scuola, aveva raccontato agli insegnanti di aver subito un abuso sessuale. Il ragazzino accusò Carlesso, che aveva conosciuto in un oratorio del circondario di Varese dove il giovane prestava servizio come volontario. Un’accusa odiosa: secondo quanto raccontato ai carabinieri il minorenne sarebbe stato invitato a casa da Carlesso.
Una volta lì il giovane gli avrebbe fatto bere della vodka costringendolo poi ad un rapporto orale. Carlesso ha da sempre negato gli addebiti così come infondate le accuse apparivano a chi conosceva il volontario descritto come un ragazzo volenteroso che metteva il suo tempo libero a disposizione della parrocchia. Secondo l’accusa esisteva anche un video rintracciato sul telefonino dell’imputato dove si sarebbe visto il ragazzino mentre vomitava nel bagno di Carlesso. Il video in questione, però, non mostrava nulla di probatorio; addirittura le immagini sarebbero state quasi indecifrabili.
Nell’abitazione di Carlesso, inoltre, non sono state trovati indizi che potessero far pensare ad un suo interesse per dei minorenni. Le stesse accuse del ragazzino non sono state evidentemente credute dai giudici che hanno liberato Carlesso da un’accusa odiosa assolvendolo con formula piena. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna ad 8 anni a carico dell’imputato. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni, a quel punto la procura deciderà se appellare o meno la sentenza. A fronte dell’assoluzione sono infine cadute anche le richieste di parte civile che aveva quantificato in 100 mila euro il danno a carico del minore e in 50mila euro il danno a carico della madre del ragazzino.
e.marletta
© riproduzione riservata