«Nibali, ti aspetto sia oggi che al Tour»

Il ct Davide Cassani tra la caccia al titolo italiano e la Grande Boucle al via sabato prossimo: «Vorrei pure Pozzovivo, Ulissi e Formolo davanti, Santino può colpire. Aru e i giovani, crescita ok»

Oggi è giorno di campionati italiani, l’ultimo vero grande ostacolo prima che il Tour de France prenda finalmente il via, tra una settimana esatta. Lo scorso anno, sulle strade del Trofeo Melinda in Trentino, fu il grande trampolino di lancio per Vincenzo Nibali verso la maglia gialla a Parigi. Prima che le biciclette scrivano sull’asfalto una nuova storia, il commissario tecnico della nazionale Davide Cassani, ieri a Somma per presentare la Coppa delle Nazioni Under 23 del 26 luglio, fa il punto della situazione.

Innanzitutto di vedere un ottimo Vincenzo Nibali a ridosso del Tour. Poi spero che Domenico Pozzovivo possa essere davanti a giocarsi la vittoria, così come Diego Ulissi, che cercherà di resistere agli scalatori puri sulle salite di Superga. Vorrei avere delle conferme anche da giovani come Formolo, che l’anno scorso fu secondo.

Ivan è uno che si prepara sempre molto bene: dovrà correre da solo e soprattutto dovrà costruire la sua gara sugli avversari. Su salite come quella di oggi ha dimostrato più volte di poter far bene e di sapersi mettersi in evidenza.

Mi aspettavo un Giro simile, e soprattutto mi attendevo conferme da Fabio Aru: puntualmente sono arrivate. Ha trovato delle difficoltà durante le tre settimane di corsa, ma alla fine è stato battuto solo da un grande Contador. Quindi è stato un bel secondo posto per lui, non è una sconfitta ma un progresso. Poi le prestazioni dei nostri velocisti sono state ottime: Viviani e Modolo hanno vinto, Ulissi anche, Nizzolo ha ottenuto molti piazzamenti ma ha portato a casa la maglia rossa.

È stata senz’altro una bella competizione, una piccola Olimpiade, anche perché con i ragazzi siamo rimasti una settimana nel villaggio degli atleti: si respirava lo stesso clima olimpico, anche se la corsa era meno importante. Noi abbiamo corso per vincere, anche se non ci siamo riusciti: il quinto posto finale di Nizzolo è buono, ma non ci accontenta.