Niente ergastolo per Davide Fontana, la zia di Carol: “Una vergogna”. FdI: “Inconcepibile”

La rabbia della famiglia della 26enne massacrata a Rescaldina per la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio che ha condanna a 30 anni di carcere l'omicida che fece a pezzi il cadavere della giovane dopo averla uccisa a coltellate. Il deputato Antoniozzi: "Se non è un'aggravante tanta crudeltà: allora significa che nessuno di noi conosce bene il codice penale"

BUSTO ARSIZIO – “È una vergogna, mia nipote l’ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino”. Sono le parole della zia di Carol Maltesi, Anna, al termine del processo di Davide Fontana, condannato a 30 anni per aver ucciso la giovane con cui aveva avuto una relazione, ieri in Tribunale a Busto Arsizio. “Lascio tutto nelle mani di Dio, è una vergogna – ha ribadito tra le lacrime – ci aspettavamo l’ergastolo, anche se a mia sorella non interessava, perché tanto niente le riporterà Carol”. “Con tutto quello che succede – ha concluso -, tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita, mia nipote a 26 anni non torna più”.

Antoniozzi (Fratelli d’Italia): “Delitto crudele, se non è un’aggravante fare a pezzi un cadavere…”

”Abbiamo rispetto per la magistratura ma anche il diritto e il dovere di critica. La sentenza del tribunale di Busto Arsizio che condanna a soli 30 anni Davide Fontana per il brutale omicidio di Carol Maltesi è inconcepibile”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. ”David Fontana uccise con tremenda crudeltà, facendo a pezzi il cadavere – aggiunge Antoniozzi – e se non è un’aggravante questa allora significa che nessuno di noi conosce bene il codice penale. Fontana è stato riconosciuto sano di mente da una perizia. Chiediamo che la procura faccia appello perché non vediamo davvero come si possa negare l’ergastolo per un delitto così crudele”. ”Siamo vicini alla famiglia di Carol Maltesi – conclude Antoniozzi – e fiduciosi che alla fine la giustizia trionferà”.