«..lasciar piazzare schifezze davanti a chiese e paesaggi è dovuto a puro menefreghismo, a cialtroneria politica e culturale. Mali troppo difficili da guarire: anche dai curatori e dai critici più bravi».
Concordo con questo concetto espresso in un articolo di Panorama del 6 agosto e che mi ricorda il braccio di ferro in corso fra numerosissimi cittadini di Varese e l’attuale amministrazione comunale che intende favorire in tutti i modi, nel pieno rispetto delle proprie delibere, l’accesso delle auto e del relativo inquinamento, in un sito UNESCO che attira visitatori da tutto il mondo.
Il trionfalismo seguito alla sentenza del Tar che aggiudica l’appalto dei lavori alla ditta vincitrice della gara d’appalto conferma l’assoluto rifiuto di rivedere l’assurdo progetto dell’autosilo
Nella giornata di Ferragosto 2014 la Casa Museo Ludovico Pogliaghi ha dimostrato invece una concreta attenzione a questo patrimonio dei cittadini di Varese stipulando una convenzione con le Autolinee Varesine offrendo ai visitatori del Museo la possibilità di dimezzare i costi del trasporto pubblico collegando il viaggio di ritorno con il bus C al biglietto di ingresso al Museo. È un ulteriore dimostrazione di managerialità che ha portato, fin dalla sua riapertura avvenuta il 10 maggio scorso, alla collaborazione con il Museo Baroffio e alle aperture straordinarie in occasione del festival teatrale “Tra Sacro e Sacro Monte”.
Il Museo Pogliaghi è visitabile ogni sabato e domenica dalle ore 9 alle 18, con un biglietto di ingresso di 4 euro, ridotto a 3 per studenti e gruppi, e biglietto famiglia (2 adulti+2 bambini) a 10 euro; con un biglietto cumulativo di 5 euro è possibile anche la visita del Museo Baroffio.
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