«Noi ci siamo, adesso Busto risponda. Per far decollare il progetto c’è bisogno dell’aiuto di tutti». Tifosi e sponsor bustocchi: fatevi avanti. È questo il messaggio lanciato ieri dalla nuova proprietà della Pro Patria nel corso della conferenza di presentazione allo “Speroni”. Come dire: ci avete invocato, bene: ora fate la vostra parte. «Abbiamo bisogno di mille abbonati – mette in chiaro il presidente Emiliano Nitti – Il Varese in Eccellenza ne ha 600 (in realtà sono più di 1000, ndr), il Monza in D 650: non vedo perché a Busto non si possa fare di meglio». Dietro il tavolo della sala stampa c’è tutto il nuovo stato maggiore biancoblù: il presidente Nitti; Fulvio Collovati,
responsabile dell’area tecnica; la vicepresidente Patrizia Testa; il collaboratore dell’area tecnica Stefano Ragazzoni; l’uomo dei conti e consigliere d’amministrazione Nazareno Tiburzi, l’allenatore Alessandro Oliva. Collovati – da consumato uomo di comunicazione – mena le danze, introduce gli interlocutori, stempera con qualche battuta la liturgia della conferenza. «Ringrazio Patrizia Testa per la passione che ha messo in questa trattativa – dice il campione del mondo di Spagna ’82 – In lei intravedo il vero spirito della Pro Patria 1919: sono sempre stato affascinato da questo marchio storico del calco italiano. E poi essere qui mi fa ripensare ai tempi in cui giocavo nel Milan e frequentavo queste zone, tant’è che mia moglie è di Gallarate».