Non sai cosa metterti? Forse è colpa dell’armadio

Moda - Cambio stagione, è ora di repulisti. Una regola: nessuna pietà

Disordinato, stracolmo di inutilità e vezzo, custode di acquisti compulsivi pre e post colloquio, pre e post uscita galante, pre e post del tutto e del niente, il guardaroba rappresenta una disastrosa croce e una paga delizia nell’intera esistenza di noi ragazze.Alzi la mano chi non ha investito centinaia di euro in scarpe ed abiti per poi non sfruttarli e tenerli rinchiusi come sacre reliquie nell’armadio? E ancora, chi fra noi, forsennate shopping addicted, non si è lamentata con l’intera famiglia, cani e gatti compresi, in maniera quasi del tutto convincente e con frequenza fastidiosamente ridondante, di non avere mai nulla da indossare che sia veramente degno di nota?!

Tutto questo accade per un semplicissimo motivo: il guardaroba è stato vittima di un’annosa ed incresciosa trascuratezza. Non ne siete ancora convinte? E allora vi fornisco un ben più accomodante dato statistico: del vostro guardaroba, ad oggi, sistemato come meglio vi è capitato, in cambi di stagione che hanno ripulito solo le coscienze, state sfruttando un miserrimo 30%.State annuendo? Volete che questa cifra lieviti fino ad un accettabile 80%? Da oggi si può!Prendetevi almeno quattro ore di tempo ed iniziate a tirar fuori dall’armadio tutti gli abiti, le gonne, le camicie, le giacche, i pantaloni, i cappotti e… chi più ne ha, ne metta, disponendoli su stender di fortuna. Fate lo stesso con le scarpe, con i gioielli e con le borse. Tutto deve essere sotto i vostri occhi e passato rigorosamente in rassegna.

Eliminate ciò che è vecchio (ehm sì, “vecchio” e non vintage), ciò che risulta liso, scolorito, informe o non riparabile da mani esperte. Cestinate i fuori misura e ciò che non vi piace più. E se non riuscite proprio a liberarvi della felpa che avete indossato al vostro primo concerto e nemmeno dell’improbabile camicia a quadrettoni di nonna, allora infilate cimeli e sentimentalismi nello scatolone dei ricordi e riponeteli in solaio. Ora arriva il momento clou: suddividete le sezioni dell’armadio in maniera logica, dedicando ogni porzione ad una tipologia di indumento. Per intenderci, vi sarà un settore camicie, uno per le giacche, un altro per le gonne e così via. Ogni tipologia verrà poi ulteriormente ordinata per cromia.Due piccole note: i tailleur non si dividono, quindi procuratevi grucce doppie e conservate gli abiti puliti, soprattutto se siete consapevoli che la stagione non vi permetterà di indossarli per lunghi mesi. Infatti, eventuali macchie “cuociono” i tessuti e li rendono obsoleti più rapidamente.