ISPRA Dal mulino per macinare i cereali alle videoconferenze via skype in diretta dalla Cina. Ecco i primi cento anni di Luigia Meazza, la tre volte bisnonna che domani, a Barza di Ispra, festeggia i suoi primi cento anni.Per i nipoti che la conoscono bene, il suo carattere riservato e naturalmente predisposto a pensare positivo, è forse il segreto principale di un’eterna giovinezza che l’accompagna sin da quando è nata, il 29 aprile del 1913 a Peschiera del Garda. Sono ben due le guerre mondiali che ha dovuto attraversare, la prima da bambina e la seconda da novella sposina, subito dopo aver giurato eterno amore al marito, Carlo Brughiera, conosciuto a Casalzuigno e con cui per anni ha gestito il mulino a Cadrezzate.Oggi nonna Luigia vive a Barza di Ispra con Egidia, una delle sue tre figlie (le altre si chiamano Pierangela e Silvana), «e non si stanca mai di commentare il
telegiornale sostenendo che alla fine nessuno si preoccupa mai di aumentare le pensioni, e indossa gli occhiali per giocare al sudoku e sfogliare qualche rivista, rammaricandosi di non riuscire più a leggere libri per intero» racconta Daniela Ferla, una dei suoi sette nipoti che assieme a tre pronipoti che l’hanno catapultata nell’era di internet con estrema naturalezza.Si perché due di loro ormai vivono stabilmente ad Hong Kong e così Paola, una delle sue tante discendenti, le ha insegnato ad usare il computer per poterli vedere e chiacchierare in diretta con loro in videoconferenza.Nei suoi racconti nonna Luigia racconta di una vita fatta di tanto lavoro e di privazioni, di quando la carne si mangiava solo la domenica, un’unica sarda in mezzo alla tavola perché tutti potessero insaporirci un pezzo di pane. Tempi in cui il camino era l’unica fonte di riscaldamento e la notte si dormiva tutti nella stessa stanza.
s.bartolini
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