Dal 2019 a Castelnovate, località fluviale immersa nel Parco del Ticino e meta estiva di numerosi turisti, il nudismo è ufficialmente vietato. Una norma contenuta nel regolamento di polizia urbana del Comune di Vizzola Ticino impone il rispetto del decoro e proibisce esplicitamente atti osceni e comportamenti contrari al pudore sulle spiagge. Eppure, nonostante la presenza ben visibile di una quindicina di cartelli posizionati agli ingressi principali della zona, ogni estate la regola viene sfidata.
Dal 2020 al 2025 – con l’eccezione del 2021, anno segnato dalle restrizioni pandemiche – la polizia locale ha emesso tra i 40 e i 50 verbali all’anno, sanzionando bagnanti sorpresi in costume adamitico lungo la riva del fiume. Le multe variano da 300 a 500 euro, con il massimo previsto per i recidivi colti in flagrante per la terza volta.
Non si tratta, però, di una caccia alle streghe. Lo chiarisce il sindaco Roberto Nerviani: «Questa misura non ha come obiettivo quello di fare cassa. Il suo scopo è tutelare il territorio da comportamenti indecorosi che spesso mettono a disagio gli altri frequentatori del luogo».
La spiaggia di Castelnovate è infatti molto apprezzata durante la bella stagione, soprattutto da aprile a settembre, periodo in cui l’afflusso turistico cresce sensibilmente. È proprio in questi mesi che gli agenti intensificano i controlli quotidiani, spesso trovandosi a intervenire anche più volte al giorno.
Il regolamento – pensato nel 2019 per mantenere un equilibrio tra libertà individuale e rispetto dello spazio pubblico – resta dunque un pilastro della gestione del turismo locale. Ma i dati mostrano chiaramente che il problema non è ancora stato risolto del tutto. La spiaggia resta libera, ma non per tutti i costumi.