Nuova viabilità in via San Giulio A Cassano sale la protesta

Cassano Magnago – «Se vogliono farci chiudere, lo dicano subito: così ce ne andiamo prima».

Le parole del fruttivendolo Pino Olivieri la dicono lunga sul disagio di molti commercianti per la nuova corsia pedonale di via San Giulio, completata nei giorni scorsi con una serie di protezioni luminose alte pochi centimetri. Un intervento che «ha ridotto la carreggiata, togliendo posti auto e spazi per il carico e lo scarico delle merci: è il colmo che i lavori siano stati finanziati con i fondi regionali per il distretto del commercio, destinati a favorire le attività economiche».

Gli fa eco Sergio Luoni, titolare dello storico negozio di abbigliamento “Città di Milano”: «L’amministrazione comunale aveva assicurato che avrebbe trovato una soluzione per garantire i parcheggi: invece li ha soltanto tolti». Insomma, «non è così che si attirano nuove attività in centro: è giusta l’attenzione ai pedoni, ma se chiudono i negozi, per questa strada non camminerà più nessuno».

Di più: «Senza i commercianti, il centro diventerà il Bronx», rincara la dose il profumiere Pietro Vendramin, che si sente «preso in giro». Il commerciante segnala la pericolosità dei dispositivi luminosi, nei quali sarebbero già inciampate diverse persone e che «sono un rischio anche per le bici che dovessero sbandare, mentre la careggiata ristretta mette in pericolo i ciclisti abituati a viaggiare contromano». Gli “occhi di gatto”, fra l’altro, sono intervallati qua e là da alcuni paletti, uno dei quali è già stato abbattuto da un’auto e poi ripristinato. Segno che le macchine procedono a velocità sostenuta: velocità agevolata, secondo Vendramin, «dall’eliminazione dei posteggi a bordo strada».

Insieme al nuovo “look” della via, intanto, sono arrivate le multe per chi parcheggia in zona vietata o lascia scadere il disco orario. La sosta a tempo, peraltro, «sta funzionando», osserva un altro negoziante, non così critico verso la corsia pedonale, «utilizzata dalla gente, anche se queste barriere luminose non sono il massimo: avrei preferito una soluzione estetica più gradevole». Il gastronomo Ettore Zaffaroni denuncia infine l’assenza di ben sei lampioni, eliminati anni fa per la ristrutturazione di alcuni edifici, tra le vie San Giulio e Manzoni: «Ho più volte segnalato il problema all’amministrazione, ma non è servito a niente».
Luca Girardi

p.rossetti

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