Nuove accise per i carburanti: da oggi il diesel costa di più e la benzina di meno

Dal 15 maggio 2025, l'Italia avvia una riforma fiscale sui carburanti: riduzione dell'accisa sulla benzina e aumento su quella del gasolio, con l'obiettivo di allineare le tassazioni entro il 2030.​

A partire da oggi, giovedì 15 maggio 2025, entrano in vigore le nuove accise sui carburanti, frutto di un decreto interministeriale firmato dai Ministri dell’Ambiente, dell’Economia, delle Infrastrutture e dell’Agricoltura. Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata di ieri, prevede una riduzione dell’accisa sulla benzina di 1,5 centesimi di euro per litro e un aumento della stessa entità per il gasolio.

Con questa modifica, l’accisa sulla benzina scende a 713,40 euro per mille litri (precedentemente 728,40 €/1000 L), mentre quella sul gasolio sale a 632,40 euro per mille litri (da 617,40 €/1000 L). L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare la disparità fiscale tra i due carburanti, considerata un “sussidio ambientalmente dannoso” secondo la normativa europea, e favorire la transizione ecologica.

I primi effetti sui prezzi alla pompa sono già visibili: la benzina self-service si attesta intorno a 1,69 euro al litro, mentre il diesel raggiunge circa 1,58 euro al litro. In termini pratici, un pieno da 50 litri di benzina comporta un risparmio di circa 0,90 euro, mentre per il diesel si registra un aumento simile.​

Secondo il Codacons, l’aumento delle accise sul gasolio comporterà un aggravio annuo di circa 364 milioni di euro per le famiglie italiane, considerando che il 41% del parco auto nazionale è alimentato a diesel. Tuttavia, l’associazione sottolinea che la riduzione sull’accisa della benzina porterà a un risparmio complessivo di circa 374,5 milioni di euro per gli automobilisti.​

Il decreto prevede un riallineamento progressivo delle accise su benzina e gasolio entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere un’aliquota uniforme di 672,50 euro per mille litri per entrambi i carburanti. Le maggiori entrate derivanti da questa rimodulazione saranno destinate al Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale.