Si è riaperto il dibattito sulle esalazioni provenienti dal Burrificio Campo dei Fiori, un tema che ciclicamente torna a far discutere la comunità di Daverio. L’argomento è stato sollevato nuovamente sulla pagina Facebook di un gruppo locale, grazie a un post di Davide Scaricabarozzi, cittadino che si è fatto portavoce del malcontento di molti residenti della zona, costretti a convivere con odori intensi e persistenti provenienti dall’azienda.
Il Burrificio Campo dei Fiori, con una storia quasi centenaria e un fatturato annuo di decine di milioni di euro, rappresenta una realtà economica solida e importante per il territorio, impiegando circa un centinaio di lavoratori. Tuttavia, le emissioni odorose provenienti dall’attività produttiva, particolarmente percepite nelle ore serali e notturne, continuano a creare disagi significativi per i residenti, compromettendo la qualità della vita nelle aree limitrofe.
Negli ultimi anni, il problema sembrava aver trovato una soluzione grazie all’installazione di un moderno impianto di depurazione. Per un periodo, la situazione era effettivamente migliorata, tanto che alcuni residenti avevano espresso sollievo per la sensibile riduzione delle emissioni. Tuttavia, a fine agosto, il problema è riemerso in maniera accentuata, con odori pungenti che hanno costretto molti a sigillare le finestre delle proprie abitazioni, riproponendo la questione in tutta la sua gravità.
Il sindaco di Daverio, Marco Colombo, ha da sempre cercato di mediare tra le esigenze dei cittadini e quelle dell’azienda. Nonostante i suoi sforzi, molti residenti, tra cui Scaricabarozzi, ritengono che le misure adottate finora non siano sufficienti. Scaricabarozzi ha sottolineato come, negli ultimi anni, specialmente dopo la pandemia, la situazione sia peggiorata, con effluvi sempre più intensi e insopportabili, soprattutto durante l’estate, creando un malessere diffuso tra i residenti della parte bassa del paese.
La frustrazione cresce anche a causa della mancanza di comunicazione e trasparenza da parte dell’azienda. Scaricabarozzi ha espresso il desiderio che il Burrificio Campo dei Fiori adotti una politica di maggiore apertura verso la comunità, divulgando in modo semplice e chiaro gli investimenti in corso per migliorare la qualità dell’aria. Tuttavia, finora, l’unico interlocutore autorizzato a discutere la questione è stato il sindaco Colombo, mentre le informazioni ufficiali si sono limitate a rassicurazioni generiche sull’adeguamento del nuovo impianto di depurazione e a richieste di pazienza da parte dei cittadini.
Il problema, secondo Scaricabarozzi, non si riduce a un semplice “fastidio” olfattivo, ma si tratta di un disagio profondo che genera disgusto e malessere tra i residenti. Egli sottolinea l’importanza di lasciar parlare i fatti e di valutare, nel tempo, l’efficacia degli investimenti realizzati dall’azienda. Inoltre, ci tiene a chiarire che la comunità non ha intenzione di danneggiare l’azienda, ma chiede solo un confronto aperto e rassicurazioni concrete.
Il Burrificio Campo dei Fiori, pur essendo una realtà economica vitale per Daverio, deve quindi affrontare questa delicata questione ambientale con un approccio più trasparente e collaborativo, al fine di trovare un equilibrio tra le esigenze produttive e il benessere della comunità.