VARESE Masnago fa la ola: la Cimberio batte l’orgoglioso fanalino Biella (92-82) e torna in testa da sola, profittando dello stop di Sassari ad Avellino.Varese non è al top, anzi: altra conferma delle impressioni del coach. Quando riesce a correre con lucidità dilaga e dà anche spettacolo (+17 al 19′): ma le manca ancora continuità, così i rossoblù – sorretti da Pinkney, abile anche lontano da canestro, e Johnson – stanno in partita fino alla fine.In un palasport gremitissimo e urlante, la Cimberio parte sparata (7-2 al 2′), però non riesce a scappare. Nel secondo quarto il primo break, con i biancorossi devastanti in campo aperto: i canestri di De Nicolao, Banks ed Ere issano i varesini a +13 (43-30 al 16′), mentre Biella perde Soragna per infortunio. È Johnson in serata di grazia a reggere l’urto: in difesa Cancellieri prova la
zona – storica bestia nera della Cimberio – ma stavolta Polonara la buca ripetutamente dall’arco. La cosa migliore? Un passaggio no-look di Green per Achille, smarcato e a segno. L’applauso più grosso? Per Bruno Cerella, al debutto stagionale: per lui un cameo di due minuti scarsi, con due liberi segnati e la standing ovation. All’intervallo lungo Varese ha un eccellente 70% da sotto e 15 punti di vantaggio (55-40).Il terzo periodo è di rara bruttezza: Varese segna col contagocce, la sfida si fa aspra, il solito arbitro Cicoria ne combina di ogni. Banks sbaglia una schiacciata e chiede platealmente scusa: il pubblico lo osanna. Biella si riavvicina pericolosamente con i suoi americani: si arriva a metà dell’ultimo tempo con la Cimberio avanti 78-71. Le castagne dal fuoco, stavolta, le tolgono Sakota, con due centri di seguito, ed Ere, col sigillo finale.
Stefano Affolti
a.confalonieri
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